Il 21 ottobre, al Museo di Storia Naturale di Londra, si è svolta la premiazione per i vincitori del Wildlife Photographer of the Year, concorso che da cinquant’anni raccoglie i migliori scatti naturalistici di fotografi professionisti ed amatoriali.
Un evento che ha avuto come madrina della serata la Duchessa di Cambridge, Kate Middleton, ed ha raggiunto la cifra di 42 mila concorrenti in tutto il mondo.
Il titolo di fotografo naturalista dell’anno è stato assegnato allo statunitense Michael Nichols, che ha presentato uno scatto in bianco e nero, catturato in Tanzania al Serengeti National Park, in cui cinque leonesse riposano assieme ai loro cuccioli adagiate su una roccia.
Vincitore della categoria “giovani” è stato lo spagnolo Carlos Perez Naval, 8 anni, con una foto raffigurante il primo piano di uno scorpione giallo, scattata nei pressi della sua abitazione a Torralba de los Sisones. Il piccolo fotografo ha ricevuto il premio direttamente dalle mani di Kate Middleton.
Tra i finalisti per scatti dedicati ai mammiferi vediamo il nostrano Simone Sbaraglia, con un’immagine catturata in Etiopia, che mostra i musi di un gruppo di babbuini gelada stretti tra loro per superare le rigide temperature notturne.
Vincitore della categoria “Il mondo nelle nostre mani” è l’italiano Bruno D’Amicis, con una foto-denuncia scattata in Tunisia, intitolata “The price they pay” (“il prezzo che pagano”) che mostra un cucciolo di volpe fennec, al guinzaglio, tra i piedi di un teenager tunisino, reo di averlo strappato alla propria cucciolata per venderlo in un villaggio. D’Amicis, attento alle tematiche della distruzione ambientale Sahariana, si è detto convinto della possibilità di un cambiamento grazie alla sensibilizzazione, anche a mezzo di immagini provocatorie, del grande pubblico.
Tra gli italiani arrivati in finale anche: Silvio Tavolaro, nella categoria “piante e funghi”, con una foto dei boschi innevati sul Monte Livata; Adriano Morettin, per “touch of magic”, con uno scatto raffigurante due meduse nel litorale vicino Trieste; Alessandro Carboni, in “paesaggi terrestri”, con una fotografia catturata in Islanda; Cristiana Damiano, nella categoria “bianco e nero”, con l’immagine di un ragno catturata sulle Dolomiti friuliane; Bernardo Cesare, per “Natural Design”, con l’immagine al microscopio ottico di alcuni minerali.
Tutte le immagini sono presenti sul sito ufficiale del concorso http://www.nhm.ac.uk/