Secondo quanto emerso da uno studio dell’Università di Edinburgo con la collaborazione dell’Università di Southampton il sole, oltre ai molti benefici già noti, porterebbe anche ad una riduzione del rischio di obesità.
Questo sarebbe dovuto ad un meccanismo biochimico, per il rilascio di una particolare proteina che contrasterebbe l’insorgere del problema. Tale proteina, inoltre, avrebbe anche un effetto nella cura delle malattie connesse all’obesità come, ad esempio, il diabete di tipo 2.
È stata la rivista “Diabetes” a pubblicare i risultati della ricerca. Quest’ultima è stata condotta su delle cavie e dei topolini; gli animali esposti ai raggi UV sono risultati meno soggetti a livelli di glucosio al di fuori dalla norma, oltre a risultare più resistenti all’insulina. Prima di poter indicare con certezza che il medesimo risultato verrebbe a crearsi anche nelle persone saranno, però, necessari ulteriori studi. Secondo quanto indicato da uno degli autori della ricerca, Richard Weller, è importante che il ruolo del sole non venga considerato solo negativamente per la possibilità di nascita dei tumori della pelle; in particolare, dovrebbero essere fornite maggiori istruzioni su come approcciarsi allo stesso, per eliminare i rischi di esposizione e, nel contempo, per riuscire ad ottenerne i massimi benefici.
Intanto, dagli Stati Uniti, in particolare dalla Ohio State University, giunge la notizia di un nesso tra lo sviluppo dell’obesità e quello della depressione. Quest’ultima porterebbe ad un’alterazione del metabolismo corporeo, causando un aumento della massa; il fenomeno riguarderebbe anche persone facilmente “litigiose“, in particolare all’interno di una coppia, per l’alto livello di insulina. Questo risultato è emerso dallo studio di 43 coppie sane tra i 24 e i 61 anni di età.