Italia al primo posto nella classifica stilata dall’Unione Europea nel recente rapporto sulla qualità delle acque balneari dei Paesi presenti nel Vecchio Continente. Con oltre il 95 per cento delle acque in eccellente o buono stato, il Bel Paese figura in prima posizione. Nello stesso rapporto però, l’Italia è all’ultimo posto per numero di siti balneabili in cui l’acqua è giudicata di bassa qualità o perfino scarsa. Un paradosso tutto italiano, facilmente spiegabile però con un altro dato estrapolato dal rapporto dell’Unione Europea: l’Italia è per distacco il primo Paese in Europa per numero di acque di balneazione.
I numeri dell’Italia
Con oltre cinquemila siti balneabili, l’Italia sale sul gradino più alto dell’immaginario podio europeo completato da Francia (seconda) e Germania (terza), rispettivamente con tremila e duemila luoghi in cui le persone hanno l’opportunità di fare il bagno. Rispetto alla Germania, dunque, l’Italia presenta più del doppio di siti balneabili, duemila in più invece rispetto alla Francia. Appare quindi logico che il numero di siti non balneabili (89, contro i 54 e 50 di Francia e Spagna), in termini assoluti, possa essere superiore rispetto a quegli stessi Paesi che ospitano molti meno siti rispetto all’Italia, che da sola copre un quarto del dato complessivo europeo (circa 22 mila).
Acqua balneabile di eccellente qualità, la media europea
Nell’Unione Europea l’85 per cento dei siti balneabili presenta un’acqua di eccellente qualità. Italia ben sopra la media europea, infatti raggiunge il 90 per cento (il restante 5 per cento viene completato dall’acqua giudicata di buona qualità). Fanno meglio soltanto Cipro, Malta, Austria e Grecia, con percentuali che vanno dal 99 per cento al 97 per cento.