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Addio a Nando Gazzolo: si è spenta una delle ‘voci’ storiche del teatro e del doppiaggio italiano

Era una delle ‘voci’ che hanno maggiormente segnato il mondo dello spettacolo italiano negli ultimi cinquant’anni, tanto da ispirare intere generazioni di attori e doppiatori: il mondo del teatro dice addio a Ferdinando ‘Nando’ Gazzolo, spentosi nella giornata di lunedì 16 novembre all’età di 87 anni. L’attore ligure era ricoverato da alcuni giorni presso una clinica di Nepi (Viterbo), a causa dell’aggravarsi delle sue condizioni di salute a seguito di una vecchia frattura al femore: a dare l’annuncio è stata la stessa famiglia di Gazzolo, comunicando anche che i funerali avranno luogo a Roma questo giovedì, alle ore 15, presso la Basilica di Santa Maria in Piazza del Popolo, meglio conosciuta come la ‘Chiesa degli Artisti’.

UN TIMBRO VOCALE INCONFONDIBILE – Nato a Savona nel 1928, Nando Gazzolo frequentò sin da giovane il mondo del teatro grazie soprattutto all’influenza dei genitori: suo padre, Lauro Gazzolo, lavorava infatti come doppiatore mentre sua madre, Aida Ottaviani Piccolo, era un’annunciatrice radiofonica. Il successo era arrivato con le fortunate interpretazioni in ‘Antonio e Cleopatra’ di Renzo Ricci (1951) e in una versione di ‘Amleto’ firmata da Vittorio Gassman (1954): in seguito, ripercorrendo le orme del padre, cominciò a doppiare numerosi sceneggiati e impersonò anche Sherlock Holmes nell’omonima serie tv andata in onda a fine anni Sessanta.

Tra gli attori ‘doppiati’ dall’inconfondibile timbro vocale di Nando Gazzolo rimangono nella memoria soprattutto Marlon Brando, Laurence Olivier, Frank Sinatra e, più di recente, anche Clint Eastwood e Michael Caine. Tuttavia, oltre all’attività teatrale, svolta instancabilmente fino al 2007, Gazzolo è ricordato anche per essere stato la voce narrante nel celebre ‘Il Mulino del Po’ di Sandro Bolchi (1963), oltre che l’interprete di diverse raccolte di fiabe dedicate ai più piccoli.