Alla notizia della scomparsa dell’attore Paolo Villaggio, il pensiero di molti è sicuramente andato al suo personaggio più famoso: il bistrattato Ragionier Fantozzi.
Se si analizzano le condizioni lavorative cui il ragionier Fantozzi era immerso, si pensa che doveva essere veramente frustante per lui vivere così. Il lavoro d’ufficio concepito come ci viene descritto da Villaggio è ormai sorpassato. L’economia gira più a rilento rispetto agli anni ’70 e si esplorano strade nuove per gestire con successo le attività, in termini di costi/benefici. L’impiego a tempo indeterminato presso una grande ditta, solida e sicura non esiste più. Nel dipendente veniva radicata l’idea del raggiungimento dell’obiettivo aziendale. La rappresentazione cinematografica era l’istantanea di una realtà vera. I dipendenti erano sicuri del posto di lavoro, vivevano stressati dalle richieste del capo ma con la consapevolezza che sarebbe stato per sempre. Il coinvolgimento degli impiegati alla visione della “Corazzata Kotionkin” era un modo di farli relazionare tra loro. Certo, in modo un po’ grottesco, ma il fine era quello di creare una squadra affiatata che sarebbe rimasto unita per molti anni. Il lavoro d’ufficio, infatti, non dava l’opportunità di conoscere il collega dal punto di vista personale. Le relazioni umane erano limitate. Le uscite, le corse ciclistiche e le vacanze passate tutti insieme offrivano, invece, la possibilità di confrontarsi anche sul piano personale.
Il lavoro da ufficio è diventato molto più snello e flessibile. L’avvento dell’informatica ha velocizzato numerosi processi che un tempo richiedevano un impiego di tempo e un numero enorme di pratiche che si accumulavano di carte sulla scrivania. Le aziende erano organizzate, quindi, anche in termini di spazi fisici per riservare una stanza ad ogni ramo di attività. Erano presenti, quindi, l’ufficio sinistri, relazioni col pubblico, risorse umane, corrispondenza, protocollo e così via. Le scene di segretarie e impiegati che correvano su e giù per il corridoio erano molto comuni. Oggi, allo stesso modo della “mega-ditta”, si possono ottenere gli stessi risultati con un impiego di spazi e costi ridotti. Tramite una scrivania e un computer si riesce ad organizzare il lavoro di una grande azienda. Il lavoro da remoto, inoltre, consente di migliorare la concentrazione e la produttività. Il lavoro d’ufficio, infatti, comporta nel dover stare in una stanza piena di persone, che sono fonte di distrazione.