Al via la missione di ‘Lisa Pathfinder’: il satellite dell’Agenzia Spaziale Europea studierà le onde gravitazionali
‘LISA PATHFINDER’ IN ORBITA – Da Kourou (Guyana francese) allo spazio. ‘Lisa Pathfinder‘ comincia la sua lunga avventura alla scoperta di alcuni misteri irrisolti dell’universo. Il satellite dell’Agenzia Spaziale Europea è infatti stato lanciato in orbita con successo e ora proseguirà autonomamente il suo lungo viaggio alla volta di L1, regione dello spazio distante più di 1,5 milioni di chilometri dal nostro pianeta e scelta apposta dai ricercatori per via del fatto che, in quel punto, le forze di gravità del Sole e della Terra si annullano reciprocamente. Lo scopo di ‘Lisa Pathfinder’ è quello di fornire preziosi dati relativi alle onde gravitazionali, oltre che di rispondere ad alcuni interrogativi che ancora avvolgono la cosiddetta ‘vibrazione’ all’origine dell’universo.
IL CONTRIBUTO DELL’ITALIA – La missione spaziale nasce in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana che ha contribuito per il 13% al suo sviluppo e che, in caso di successo, farà da apripista a un nuovo e più ambizioso progetto. Lo scopo del satellite è infatti quello di verificare alcune tecnologie che verranno in seguito impiegate nella missione ‘eLisa’ (evolved Laser Interferometer Space Antenna), un imponente osservatorio che potrebbe rivoluzionare completamente le attuali modalità di studio ed esplorazione dell’universo e il cui lancio sarebbe in programma nel lontano 2034.
Secondo quanto affermato di recente da Roberto Battiston, astrofisico e presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, ‘le onde gravitazionali rappresentano oramai una delle ultime frontiere del nostro campo di ricerca: il loro comportamento è talmente elusivo che possono passare da stati di tranquillità a veri e propri tsunami’. Lo stesso Battiston ha anche rivelato alcuni dettagli dell’apporto italiano al progetto ‘Lisa’: ‘C’è stata la collaborazione di diversi istituti di ricerca nostrani: siamo stati infatti responsabili di tutta l’architettura del calcolo scientifico, mentre a bordo del satellite è stato installato un sistema basato su di un interferometro’, ha spiegato il presidente dell’ASI.