Montezemolo dopo l’addio, non senza polemiche, dalla presidenza della “Rossa più amata dagli Italiani” mette le ali e sale in cattedra per la presidenza di Alitalia. Nella giornata di ieri, il cda di Alitalia ha deciso, infatti, che Montezemolo sarà il nuovo presidente della compagnia aerea. Nella stessa seduta pare sia stato designato come vicepresidente James Hogan, ceo di Etihad, e richiesto il versamento dell’anticipo di 80 milioni di prestito ponte, sui 300 milioni di aumento di capitale deciso l’estate scorsa.
L’ufficialità della nomina, comunque, dovrebbe arrivare subito dopo l’approvazione della fusione Alitalia-Etihad da parte delle autorità europee, prevista per il 17 novembre.
Era dal 13 ottobre scorso, data in cui Montezemolo si dimetteva dalla presidenza Ferrari, che diverse ed incalzanti voci di corridoio si inseguivano e davano quasi per scontata la nomina dell’ex presidente della Ferrari alla massima poltrona della compagnia aerea. Anni indimenticabili in Ferrari e nel gruppo Fiat. Ben 23 vissuti intesamente, tra alti e bassi e tanti successi.
Nella trattativa Alitalia-Etihad ricordiamo come Montezemolo abbia giocato un ruolo fondamentale e determinante, come “facilitatore”, grazie ai suoi contatti con Abu Dhabi.
Qualche giorno fa, il consiglio di amministrazione di Alitalia aveva avviato le procedure di licenziamento per diversi dipendenti della compagnia di terra dello scalo di Fiumicino: mobilità totale per 994 dipendenti, 879 di terra e 61 piloti, più 61 assistenti di volo. L’augurio è che Montezemolo trovi le migliori soluzioni possibili per gli azionisti e per la compagnia, e soprattutto, per mantenere intatti i livelli occupazionali.
