Lo scorso 4 settembre un volo partito da Lamezia Terme per Bergamo è stato dirottato per un allarme bomba. Tale telefonata di allarme risulta provenire da una scheda telefonica intestata ad un pakistano che al momento gli inquirenti non sono ancora riusciti a rintracciare. Indagati sono poi una coppia di Brescia, che interrogata ha però sostenuto di voler fare semplicemente uno scherzo ad un loro amico.
I telefoni utilizzati dalla coppia però sono stati fatti sparire, il che lascia spazio a molte ipotesi diverse. Secondo gli inquirenti, infatti, la vicenda potrebbe in realtà serbare caratteristiche più serie e celate, se non proprio un episodio di terrorismo.
Il 4 settembre, mentre il volo era già diretto alla volta di Bergamo, la coppia ha telefonato al centralino dell’aeroporto di Lamezia Terme per denunciare la presenza di un ordigno sul velivolo. Subito è partito di conseguenza il controllo da parte del dispositivo di Difesa Aerea, si tratta infatti di un sistema della Caoc-Tj, ovvero l’agenzia della Nato responsabile di tali eventi e del settore aereo. Il velivolo è stato poi scortata in sicurezza fino all’aeroporto di Orio al Serio dove si è scoperta l’assenza di ordigni.
Subito rintracciati, i due responsabili della telefonata hanno sostenuto la versione dello scherzo, ma ancora si indaga in quanto il pakistano a cui sono intestate le schede telefoniche non è rintracciabile. Desta sospetti anche l’attenzione della coppia nel far sparire i cellulari utilizzati. Le indagini chiariranno i vari aspetti della vicenda.