Allevamento-lager nel veronese: sequestrati 180 cani perché segregati in condizioni terribili
Nel rendere pubblico il sequestro andato in scena nei pressi di Nogarole Rocca, piccolo centro in provincia di Verona, gli uomini delle forze dell’ordine non hanno esitato a usare il termine lager per indicare le pietose e crudeli condizioni nelle quali versavano gli animali: è infatti notizia delle ultime ore che il nucleo dei Carabinieri Forestali ha sequestrato nel veronese un intero allevamento e i 180 cani che vi erano segregati, denunciando inoltre a piede libero i titolari della struttura.
Il blitz è scattato dopo che Striscia la Notizia aveva realizzato, in una delle sue ultime puntate, un servizio nel quale mostrava i maltrattamenti subiti e le condizioni in cui vivevano i quadrupedi nell’allevamento: a stretto giro di posta sono scattate le verifiche e il relativo sopralluogo presso il centro.
Secondo quanto si apprende dal resoconto degli uomini delle forze dell’ordine che hanno ispezionato l’allevamento, alcuni cani erano costretti a vivere dentro angusti box, se non addirittura negli acquari per i pesci o dei veri e propri cassonetti destinati ad altri usi che rendevano loro impossibile muoversi per tutta la giornata. Non solo: i Carabinieri Forestali hanno anche appurato come le condizioni igienico-sanitarie della struttura fossero pessime, aspetto ancora più inquietante se si pensa che alcuni dei cani dell’allevamento erano destinati alla riproduzione e che questo avveniva in un altro capannone in località Isola Rizza in cui regnava sporcizia e totale mancanza di igiene.
Dopo la convalida del sequestro da parte del Gip di Verona, i cani (di cui molti cuccioli) sono stati consegnati provvisoriamente in custodia giudiziaria a un centro specializzato in Veneto, il Rifugio Leudica di Merlara (in provincia di Padova) che, a sua volta, provvederà ad affidarli pian piano a dei privati.