Arriva al cinema il Macbeth di Justin Kurzel: nei panni del protagonista un Michael Fassbender avido e tormentato
LA RIVISITAZIONE DI UN CLASSICO – Un cast di primissimo livello (i premi Oscar Michael Fassbender, nei panni del protagonista, e Marion Cotillard, in quelli della sua diabolica consorte) e una messa in scena che, pur restando fedele al testo di William Shakespeare, prova a rendere attuali i temi della vendetta e dell’avidità. La versione di Macbeth di Justin Kurzel arriverà nelle sale italiane il prossimo 5 gennaio, dopo aver riscosso molti consensi nel corso dell’ultimo Festival di Cannes. Il 41enne regista australiano ha infatti scelto di rimanere molto aderente al canone classico ma di lasciare anche liberi i due protagonisti di rileggere la tragedia, accentuando il senso di comunità attorno al sanguinario barone di Glamis. Secondo Ian Canning, produttore della pellicola, l’idea portata avanti assieme a Kurzel è stata di “far sì che le azioni dei personaggi risultassero anche come il prodotto dell’ambiente circostante e dal quale non possono fuggire: in questo modo abbiamo fornito al Macbeth una chiave più moderna e meno teatrale”.
FASSBENDER, UN MACBETH CONTEMPORANEO – Nel corso della prima durante la kermesse di Cannes aveva raccolto molti applausi la performance di Michael Fassbender, impegnato in un ruolo allo stesso tempo centrale ma estremamente dipendente dalla figura di Lady Macbeth. L’attore irlandese di origine tedesca riesce a rendere moderno un personaggio così ingombrante e la parabola che lo condurrà alla follia e poi alla morte per mano di Macduff. “L’esperienza sul set è stata abbastanza terrorizzante – aveva confessato Fassbender durante la presentazione del film alla stampa – dal momento che si tratta di un testo che incute timore, non solamente per via delle vicende narrate”. Stando al 38enne di Heidelberg (Germania), la difficoltà vera per Kurzel è stata di doversi confrontare con mostri sacri del calibro di Roman Polanski, Akira Kurosawa e Orson Welles e di riuscire ad aggiungere qualcosa a una tragedia più volte affrontata in passato e dalla quale il pubblico si aspetta sempre qualcosa di nuovo.
“Ho cercato di pensare a Macbeth come a qualcuno colpito da uno stress post-traumatico, come se fosse un soldato contemporaneo tornato da una missione e in preda alle allucinazioni” ha spiegato l’attore a proposito della costruzione del suo personaggio e di come vada interpretato in chiave attuale l’episodio paranormale dell’apparizione delle tre streghe. A fargli eco anche le parole della Cotillard che ha confermato inoltre come la vera sfida sia stata il cercare di “donare nuova luce al rapporto ambiguo che lega Macbeth a sua moglie, trasformandoli in una coppia che cerca di rimettere sui giusti binari una relazione oramai deragliata”.