È atteso nelle prossime ore il ritorno sulla Terra della navetta X-37B, lo shuttle militare statunitense. Si tratta di un aereo spaziale privo di equipaggio, le cui funzioni sono ancora super-segrete, che farà rientro sul nostro pianeta dopo aver trascorso in orbita quasi due anni (22 mesi).
La navetta è nota con il nome “Test Vehicle Orbital” e ha iniziato il suo programma nel mese di Dicembre del 2012, ma la missione, a distanza di quasi due anni, è ancora ignota e avvolta in una fitta coltre di mistero. Addirittura, in origine, la durata del programma non avrebbe dovuto superare i nove mesi, in realtà però la navetta è rimasta in orbita intorno alla Terra impiegando un tempo pari al doppio rispetto a quello previsto. E questo prolungamento inatteso della missione ha acceso i dubbi e le illazioni: cos’è, in realtà, questa navetta? Un’arma spaziale? Uno strumento di spionaggio? I dubbi sono destinati a rimanere tali, perché la natura dell’aereo militare e lo scopo della sua missione è un segreto ben custodito che nessuno ha intenzione di rivelare.
L’atterraggio dell’aereo è previsto in California, 200 km circa a nord di Los Angeles: per definire l’ora e il giorno si attende di conoscere con esattezza le condizioni climatiche previste nel luogo, in modo da evitare inconvenienti. Non solo la missione di questa navetta è avvolta nel mistero, ma pure la sua storia: il primo modello della X-37B, infatti, venne individuato nel 2011 da un gruppo di astronomi dilettanti mentre sorvolava Pakistan, Iran, Corea del Nord e Afghanistan. Tutto ciò non fece altro che alimentare i dubbi sul fatto che si trattasse di un veicolo destinato alla sorveglianza di quei Paesi considerati dagli Stati Uniti a rischio. In totale le missioni segrete svolte dall’aereo militare sono state tre e la durata è andata progressivamente aumentando: durante la prima missione la navetta rimase in orbita per 225 giorni, per 469 durante la seconda e addirittura 672 giorni è stata la durata della terza missione, quella che si concluderà nelle prossime ore.
L’aspetto della navetta X-37B ricorda quello di uno shuttle classico, ma le dimensioni sono decisamente più piccole: è lunga poco meno di nove metri e alta quasi tre. Il peso complessivo al momento della partenza era di quasi cinque tonnellate e la sua apertura alare supera i quattro metri e mezzo. Per il lancio è stato utilizzato un razzo – come per gli shuttle – ma atterrerà in pista come un normale velivolo. La prima missione risale al 2010, la seconda è dell’anno seguente e si concluse nel 2012 mentre l’ultima è cominciata alla fine dello stesso anno e terminerà nelle prossime ore. Questo tipo di aereo è in grado di volare nella parte bassa dell’orbita terrestre, in una fascia compresa fra i 180 e gli 800 km al di sopra della Terra. Troppo piccolo per poter caricare delle persone, al suo interno ospita un piccolo satellite.