In Australia, ancora un surfista ucciso da uno squalo, a Shelly Beach, località che si trova nel Nuovo Galles del Sud. La zona era già venuta alla ribalta il giorno precedente, quando un altro surfista che era stato morso da uno squalo, rimanendo ferito, ma riuscendo a salvarsi.
La presenza degli squali vicino a riva in questa zona, non lontana da Seven Mile Beach non è inconsueta, ma rispetto agli avvistamenti, gli incidenti che hanno visto la presenza di un pescecane, sono relativamente pochi, anche se in quasi tutte le circostanze le vittime non sono riuscite a salvarsi.
Negli ultimi decenni, la statistica parla infatti di una media di due attacchi all’anno contro le persone, in maggioranza surfisti, portati dagli squali. Un altro attacco, avvenuto nello scorso mese di settembre, questa volta ai danni di un nuotatore 50enne, aveva portato alla morte della vittima, che stava nuotando di fronte alla spiaggia di Byron Bay, altra località della costa del Nuovo Galles del Sud.
Gli attacchi degli squali tornano ad essere un incubo per l’Australia, e possono penalizzare anche il turismo dei surfisti, che si recano spesso in queste località per sfruttare le meravigliose onde che si possono trovare. Anche lo scorso fine novembre si era registrato un altro attacco, a Campbell’s Beach, del quale è rimasto vittima il diciannovenne Zac Young, un surfista, che insieme a quattro amici si trovava in mare, a 100 metri di distanza dalla costa. I quattro ragazzi hanno lottato contro lo squalo che aveva attaccato Zack, e sono riusciti a portarlo a riva, dove però il ragazzo è morto a causa delle gravi ferite riportate alle gambe.