L’uomo di 37 anni, di cui non sono state rese note le generalità, aveva avuto in mattinata un’accesa discussione con i titolari della struttura ricettiva, discussione che verteva sull’esosità del conto richiesto per il pernottamento.
Invece di abbandonare l’hotel, il giovane ha deciso di barricarsi all’interno di una stanza e continuando con le sue invettive nei confronti del direttore dell’albergo. Immediatamente il personale si è rivolto alle forze dell’ordine, che memori degli ultimi accadimenti in terra francese sono intervenuti in forze.
Attorno alle 14.00 di ieri l’albergo, il centrale Formule 1 proprio al centro di Bollène è stato accerchiato da ingenti forze dell’antiterrorismo transalpino, immediatamente sono giunti anche alcune squadre dei vigili del fuoco attrezzate per le esplosioni, e delle unità scelte delle teste di cuoio della gendarmeria francese.
Attorno all’hotel è stato formato un cordone di sicurezza ampio oltre 250 metri, le stanze della struttura sono state evacuate e sui tetti degli edifici circostanti si sono posizionati i cecchini con i fucili di precisione, a scopo precauzionale è stata inoltre chiusa l’autostrada all’altezza di Piolenc, in direzione Marsiglia-Lione.
Sul luogo sono giunti anche delle unita di negoziatori, essi dopo un primo approccio telefonico hanno cercato di fare stancare l’uomo, uomo che si è arreso attorno alle 21.00 nel momento in cui aveva capito che le forze speciali erano pronte ad intervenire.
Il presunto attentatore è stato immediatamente trasportato presso il carcere di Avignone, sotto una ingente scorta, la sua posizione adesso al vaglio degli inquirenti.
La situazione è avvenuta in una Francia sotto choc per gli attacchi di Nizza, con delle forze dell’ordine che non ci pensano due volte a reagire in virtù di uno stadio di emergenza posto in essere dopo i fatti del Bataclan, e prorogato ultimamente dal presidente Hollande.
