Nonostante le numerose obiezioni formulate dal Congresso, Obama ha deciso di mettere un freno alla vendita delle armi negli Stati Uniti. Gli ultimi fatti di cronaca hanno fatto il giro del mondo ed hanno spinto Obama a prendere dei seri provvedimenti. La lobby delle armi è un bacino di voti molto importante per il Presidente ma, a quanto pare, Obama ha deciso di utilizzare il pugno duro e di dimostrare che, al di là degli interessi di potere, c’è un bene comune da difendere ad ogni costo. Il piano proposto da Obama si articola in 10 punti ed è incentrato su un controllo a priori. In buona sostanza, secondo Obama, è necessario analizzare caso per caso lo status dei potenziali acquirenti di armi. Inoltre, tutti coloro che vorranno vendere armi dovranno essere in possesso di una specifica licenza e, soprattutto, avranno il compito di accertare la sanità mentale di tutti coloro che vorranno concludere un acquisto.
A tale proposito, il Governo degli Stati Uniti d’America potrebbe mettere a loro disposizione un numero molto alto di esaminatori a cui spetterà il compito di effettuare scrupolosi controlli. In merito agli accertamenti riguardanti la salute mentale degli individui, pare che Obama abbia intenzione di chiedere un cospicuo finanziamento pubblico al Congresso. Il piano di Obama affronta anche il tema della sicurezza delle armi.
Insomma, quella dell’attuale Presidente degli Stati Uniti è un’iniziativa davvero rivoluzionaria che, fino ad adesso, non aveva trovato un riscontro pratico. Secondo Obama, era arrivato il momento di dire basta alle stragi che, nella maggior parte dei casi, sono da ricondurre ad individui con gravi disturbi mentali. Quella della vendita delle armi in America è una questione davvero spinosa che, nel corso del tempo, ha dato del filo da torcere a tutti i Presidenti che si sono susseguiti alla Casa Bianca. Che Barack Obama sia riuscito a dare una svolta definitiva? Difficile a dirsi. Le premesse sono davvero molto interessanti. Non resta che vedere quali saranno le applicazioni pratiche.
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