In attesa dei posticipi di stasera, che vedono impegnate le due formazioni italiane di Eurolega, l’Armani Milano in casa contro la neopromossa Trento e la Dinamo Sassari, sul campo della Tesi Group Pistoia, la seconda giornata vede le vittorie di Brindisi, Varese, Venezia, Cantù e Virtus Bologna. Per ora un terzetto al comando a punteggio pieno.
Nell’anticipo del sabato, che per il suo coach, Cesare Pancotto coincideva con la 1000esima panchina della carriera, Cremona compie una impresa e stoppa il cammino di Reggio Emilia vincendo di un punto ( 70-69 ) dopo un finale concitato. Al PalaBigi, la squadra di Menetti si presentava dopo l’esordio vincente in trasferta a Trento e la vittoriosa partita di Eurocup contro il Bamberg di Trinchieri, mentre Cremona aveva perso all’esordio contro Milano. La decisione nel finale con un canestro di Hayes in contropiede originato da una palla persa di Kaukenas. La squaadra lombarda, che è ancora alla ricerca di un lungo USA per chiudere il suo roster, ha approfittato di una serie di erroracci degli Emiliani, ed è riuscita a rimanere a contatto per tutti i primi 20 minuti di gioco, che si sono conclusi sul 32 -32. Reggio Emilia dal canto suo, in questo lasso di tempo ha buttato via 13 palloni, senza che Kaukenas riuscisse ad entrare nella partita, ma ha trovato dei punti importanti dai panchinari e da Cinciarini, migliore dei suoi con 19 di valutazione. La terza frazione scorre via senza sussulti, poi in avvio di ultimo quarto una accelerazione di Mussini porta Reggio Emilia sul + 8, anche perché Cremona sta passando un momento di scarse idee. La rimonta ospite prende il via con Clark, ma poi diventa efficace grazie alle giocate di un Hayes fin lì spento. Ed è proprio lui a mettere il canestro del decisivo sorpasso, con Reggio che non riesce a replicare egli ultimi secondi a sua disposizione e paga non solo le 21 palle perse totali, ma anche gli 11 errori dalla linea della carità. Per Reggio, miglior marcatore Cinciarini con 14, risponde Cremona con i 21 di Clark.
La Pallacanestro Cantù riesce a vincere la sua prima gara ufficiale dopo il doppio stop subito in campionato e coppa. La partita casalinga con Avellino, terminata 74-65 per la truppa di Sacripanti, è stata abbastanza brutta, con Vitasnella e Sidigas che hanno sparato molto a vuoto, con gli ospiti che addirittura si sono fermati ad 1/11 nell’ultimo quarto. Per Cantù, l’esame più serio riguardava la difesa che aveva subito 93 e 101 punti nelle ultime 2 uscite. L’avvio di Cantù fa si che la formazione di casa prenda un piccolo vantaggio, subito rintuzzato da Anosike, poi un nuovo allungo dei Brianzoli fino al 32 – 23 con Abass in evidenza. Nuova replica ospite con Harper, ma all’intervallo sono i padroni di casa ad essere avanti per 43-33. Nel terzo quarto gli Irpini ribaltano, ed al 3°° il tabellone dice 55-57. Nell’ultimo periodo aumentano le difficoltà per fare canestro e la partita diventa brutta. Dal 67 – 64 Cantù trova un canestro di Buva per il + 5, poi la Sidigas sbaglia con Hanga e Gaines, e la Vitasnella chiude la gara.
L’Enel Brindisi dimostra di esserci anche in trasferta e batte Caserta, che comunque torna a contare su Sam Young dopo l’infortunio patito durante la pre-season. All’inizio i Pugliesi si appoggiano quasi sempre su Mays, che chiuderà con 29 di valutazione, e trova dei vantaggi anche di 6 punti poi sul 17 – 16 è Caserta a comandare il match. L’Enel confeziona un altro break ( 4 – 10) con le triple di Henry ed Ivanov. Il pareggio a quota 40 è opera di Young con 8 punti in fila. Nel terzo quarto arriva il massimo vantaggio brindisino proprio sulla sirena ( 55 – 65 , poi i pugliesi sembrano inceppati e non vanno a canestro per 5 minuti con Caserta a -4. Nel finale una tripla di Turner ed i punti di James, fanno ritornare la gara in mano alla formazione di Bucchi che chiude 69 – 78.
Varese ed il Poz concedono il bis in trasferta sbancando Pesaro per 85-96. Per i Lombardi una prova meno brillante di quella della prima giornata ma sufficiente per prendersi i due punti contro una Pesaro che a tratti è apparsa inconsistente in difesa. I vantaggi iniziali, 7-3, e poi 15-11, sono della Vuelle. Il sorpasso ospite, a firma Diawara, arriva sul 17 – 18. La partita va avanti con le palle perse di Pesaro, ma con il dominio degli stessi Pesaresi al rimbalzo, e un punteggio che rimane in bilico anche al 29° sul 66 – 65. Dopo 3 minuti dell’ultimo quarto il massimo vantaggio di Varese sul 71-78, ma la squadra di Pozzecco non riesce a chiudere la gara con Dell’Agnello che opta per un quintetto sera un vero centro di ruolo. Al 38° è 81-85, Poi Pesaro sbaglia molti liberi e concede alcuni 2+1 che portano gli ospiti a chiudere la gara, anche perché calano drasticamente le percentuali dalla lunetta dei locali.
La Virtus Bologna spreca gran parte del vantaggio conquistato, ma riesce a battere Capo d’Orlando per 74-69. L’inizio è farraginoso per entrambe, 2-6 al 5° e 18-13 alla fine del primo quarto con un 30% complessivo al tiro, veramente modesto. Nel secondo quarto Bologna cerca di scappare ed arriva al 23-15, ma i siciliani reagiscono ed arrivano al pareggio a quota 27. Fontecchio suona la carica per la Virtus, mettendo a segno due triple ed una schiacciata in stile NBA. All’intervallo Virtus avanti sul 43-31. Nel terzo quarto la Virtus vola fino al +22, poi all’ultima sosta il divario è di 20 punti. L’Upea, grazie a Freeman rimonta sino al – 2 facendo venire i brividi a tutto il pubblico bolognese. Poi proprio Freeman deve spendere il suo 5° fallo su Allan Ray, che sigilla il + 4 dalla lunetta quando mancano solo 12 secondi alla fine. Con questo successo i bolognesi toccano quota 0, annullando il – 2 dovuto alla penalizzazione e trovano alla stessa quota proprio i Siciliani.
Nel posticipo alla fine Venezia vince in maniera larga, ma il risultato a favore della squadra di Recalcati è bugiardo perché Roma si trovava a – 2 quando mancavano meno di 5 minuti alla fine, poi alcuni recuperi di Ortner, migliore in campo per valutazione, a quota 26, e Viggiano, facilitano la fuga finale della formazione di Recalcati. La Reyer dopo un avvio favorevole alla squadra di Dalmonte, piazza un contro break micidiale per il 29-21. La rimonta romana è chiusa da una tripla messa a segno da Gibson con la quel gli ospiti comandano 33 – 35 all’intervallo. La Reyer scappa a + 6, ma l’Acea pareggia di nuovo (47-41) e la gara prosegue punto a punto. Altri tecnici a carico dei romani, l’espulsione di Dalmonte ed i recuperi della Reyer fissano il risultato finale con un divario troppo pesante per l’Acea ed il Taliercio che canta per la gioia.