Vediamo quali sono stati i risultati delle partite della 27° giornata giocate domenica, in attesa del posticipo tra Cantù e Cremona.
Brindisi è arrivata a Roma forte di un’ottima sesta posizione in campionato e contro una Acea a caccia di punti play-off sono state le motivazioni a fare le differenza: la squadra capitolina si è infatti imposta con un perentorio 80 a 58, dando fiato alle proprie aspirazioni di post-season.
La partita, come dimosra il punteggi, è durata pochissimo, visto che dopo nemmeno 5 minuti Roma era già avanti 12 a 2 grazie a due tiri da tre di Stipcevic. I padroni di casa hanno dominato in lungo e in largo, arrivando ad avere 22 punti di vantaggio al 14° (31-9). I Pugliesi hanno provato ad imbastire una timida reazione arrivando a -13: ma il 34 a 21 è stato solo un fuoco di paglia, perchè a metà match Roma era di nuovo avanti di 17 punti, (38-21). Al rientro dal riposo lungo l’Acea ha continuato a martellare sotto il tabellone, arrivando a toccare i 24 punti di vantaggio. Una volta arrivati sul 61-37 la gara è andata avanti per forza d’inerzia e Brindisi ha atteso solo la fine del match.
Altro risultato inaspettato è stato il tonfo esterno di Reggio Emilia, che ha perso a Pistoia, dove non assapora il gusto della vittoria da ormai sette anni. Il risultato di 92 a 78 è senza dubbio pesante, ma ancora di più lo è il fatto che a causa di questa sconfitta gli Emiliani si sono visti sorpassare al secondo posto da Venezia, vittoriosa nell’anticipo contro Trento. Per Pistoia invece si è trattata della quinta vittoria su sei partite giocate in casa e, cosa più importante, di un chiaro messaggio al campionato: la squadra toscana crede infatti nei play-off. Protagonista di questa fondamentale vittoria è stato quel Milbourne che nel match contro Avellino aveva fallito i due canestri che avrebbero dato la vittoria alla sua squadra. Contro Reggio Emilia è stato invece decisivo con i suoi 12 punti di fila, che hanno dato fiducia alla squadra. L’equilibrio tra le due formazioni lo ha però rotto Filloy, che sul finire del secondo quarto ha piazzato tre triple di fila che hanno portato Pistoia sul 28 a 16. Reggio Emilia ha provato a rientrare in partita passando alla difesa a zona e a metà match si è trovata a -7 (42-35). La seconda metà della partita è cominciata con una serie di triple che hanno dato a Pistoia lo slancio per andare avanti in modo decisivo. A 10’dalla fine Pistoia si è trovata in vantaggio 68 a 49 e il match è praticamente finito lì. Alla fine per i Toscani sono stati ben cinque i giocatori in doppia cifra.
Caserta è andata a vincere ad Avellino per 74 a 70 e ha così mantenuto in vita le flebili speranze di salvezza. Mattatore del match nel derby campano è stato Ivanov, che con 28 punti ha letteralmente trascinato la squadra, che ha costruito la vittoria anche con il predominio nei rimbalzi. Tra i padroni di casa ha brillato Gaines, i cui 27 punti non sono però bastati per evitare una sconfitta che è due volte bruciante, essendo arrivata contro l’ultima in classifica e in un derby.
Continua invece la crisi della Dinamo Sassari, che perde la quarta partita di fila: a fare festa stavolta è stata Varese, la quale torna dalla Sardegna con una vittoria per 79 a 71. Eppure la partita era cominciata bene per Sassari, capace di andare avanti 16 a 9. Varese ha però avuto il merito di recuperare subito lo svantaggio e di costringere i Sardi a giocare una partita punto a punto, riuscendo alla fine a capitalizzare al massimo gli errori avversari e a portarsi a casa una bella vittoria grazie ai 21 di Maynor e ai 20 di Eyenga.
La Granarolo Bologna continua la sua risalita, ma la vittoria casalinga (la settima di fila) contro la Consultinvest Pesaro è stata più difficile del previsto, con gli umbri che pur arrivando in Emilia da penultimi hanno venduto cara la pelle, arrendendosi solo per 89 a 85. Per Bologna sono saliti sugli scudi Ray (19 punti, di cui 15 tra terzo e quarto periodo) e Fontecchio, mentre per Pesaro ha brillato la stella di Lorant (23 punti). Con questo sofferto successo Bologna è certa di essere tra le prime otto.
Infine, in serata, è arrivato il secondo stop di fila per l’Olimpia. Milano ha perso nettamente a Capo d’Orlando: i Siciliani hanno avuto la meglio per 71 a 57 e hanno così festeggiato la salvezza matematica, complice una Olimpia con la testa alla “post-season”.
Classifica
46 Milano
40 Venezia
38 Reggio Emilia
34 Sassari
32 Trento
30 Brindisi
26 Bologna
24 Cantù, Cremona ,Roma, Pistoia
20 Avellino, Capo d’Orlando, Varese
14 Pesaro
11 Caserta