In uno dei due anticipi del sabato Varese batte Brindisi, che oltre a perdere la gara, perde anche il neo arrivato Simmons che si infortuna gravemente e potrebbe veder compromesso tutto il resto della stagione. La squadra del Poz cancella la striscia, arrivata a sei sconfitte consecutive con un grande Rautins, ( 7 / 11 da tre punti alla fine ), dopo una partita che ha offerto poco dal punto di vista dello spettacolo con due squadre nervose che hanno confezionato molte palle perse. Varese prova la fuga in avvio portandosi 17 – 27, poi Brindisi recupera riagganciando l’avversario con due canestri realizzati da Pullen proprio all’intervallo. Equilibrio in avvio di terzo quarto, poi nuova fiammata brindisina con il + 8 con il quale le due squadre vanno all’ultimo mini riposo. Per i padroni di casa importante ancora Rautins con le triple, poi quando ne aggiunge una anche Callahan, la partita torna in perfetta parità a quota 60. Le azioni successive sono una sagra delle triple, poi tre liberi di Denmon portano ancora al pareggio a quota 69. Varese mette a segno i due liberi sul fallo sistematico di Brindisi, che da parte sua non riesce a replicare e Varese si può prendere i due punti.
Un grande Amedeo Della Valle, che finisce la sua gara con 25 punti all’attivo, spinge Reggio al successo contro Capod’Orlando. Insieme a lui produttivo anche Polonara con una doppia doppia da 15pt. e 14 rimbalzi. I Siciliani restano in gara grazie alla prestazione difensiva ed alla prestanza atletica di Hunt. Il primo parziale è proprio degli ospiti ( 7 – 0) con Burgess ed Hunt in evidenza, poi Polonara si mette in moto e Reggio Emilia risale. Il parziale della prima frazione ( 15 – 13 ) è chiuso da Mussini con un tiro in corsa. Nel secondo quarto inizia a farsi vivo Della Valle, che nei secondi 10’ segna 14 dei suoi punti e Reggio può scappare sul + 7 dell’intervallo. Con le difese che aumentano i colpi, il terzo parziale termina 16 pari e la formazione di Menetti si affaccia quindi al quarto decisivo ancora sul +7. L’Upea raggiunge al massimo il – 6, ma Reggio Emilia controlla e quando Della Valle segna la tripla ad un minuto dalla fine si deve arrendere.
Venezia comanda per tutta la gara all’Adriatic Arena, ma si complica la vita nell’ultimo periodo con Pesaro che ne mette a segno 34 riportandosi sotto a – 1 quando mancano meno di 2 minuti al termine. Recalcati era privo di Viggiano e Nelson, fermati da problemi fisici, ma dopo un’ottima partenza di Pesaro, Lagunari che scappano subito con un break di 20-3. Gli ospiti scaldano anche la mano da tre punti, salendo al 19-33, poi dopo la reazione di Pesaro che si porta anche a – 4 al 17esimo all’intervallo si va sul 37 – 51. L’inizio della ripresa porta Venezia subito sul 40-61, con Peric immarcabile, poi al 30esimo il tabellone dice + 21 Umana. Pesaro rientra, prima piano, poi accelerando e concede solo 14 punti in un quarto ad un attacco che ora sembra spuntato. Una tripla di Ross a 50 secondi dalla fine porta Pesaro a – 1 ( 89-90 ) ma sull’ultima azione Pesaro non riesce a tirare e così i due punti prendono la strada della Laguna.
Finale thriller a Casalecchio, dove Bologna vince con una tripla di Fontecchio a 22 secondi dalla fine, con Avellino che non riesce poi a ribaltare il risultato con l’ultima conclusione di Gaines. La partenza dei Felsinei è subito efficace ed i primi 10 minuti si sono chiusi sul + 10 per la Virtus. Divario che viene confermato anche nella seconda frazione, anche se la Virtus deve mettere in panca Mazzola gravato di 3 falli, con Allan Ray in doppia cifra a quota 15 con 7/7 al tiro. Il terzo quarto vede Bologna salire ben presto al bonus, ed in attacco le percentuali, sin lì ottime, cominciano a scendere. Il parziale di 12 – 1 di Avellino ribalta il match. Per la Virtus torna in azione Ray ed all’ultima pausa il risultato è 54 – 53. L’ultimo quarto è tutto sul filo dell’equilibrio, poi nell’ultimo minuto, due triple, prima gli ospiti con Banks e poi i virtussini con Fontecchio, determinano il risultato finale.
La Virtus Roma torna alla vittoria contro Cremona con grande merito da parte di Jones e Morgan. La Vanoli prova a riaprire la gara, che la formazione di Dalmonte guida fin dall’inizio, con un parziale nel finale della terza frazione ed all’inizio dell’ultima, ma il parziale di 12 – 2 vale solo il -6, del minimo svantaggio, poi Jones e Gibson ridanno il vantaggio della tranquillità a Roma.
Cade ancora il Pianella, che vede Pistoia conquistare i due punti dopo un overtime. La formazione di Moretti ha un grande Brown, autore di 25 punti, a cui dall’altra parte replica Johnson-Odom. Il vantaggio all’intervallo ( + 13) faceva pensare ad una gara tranquilla per Cantù, che invece non è riuscita a gestirlo con Williams decisamente sottotono e 2 / 14 dal campo. Toscani che mettono la freccia nel terzo quarto, chiuso 10 – 24, poi chiude la gara nell’overtime, lamentandosi anche per qualche fischio controverso da parte della terna arbitrale, ma si conferma in grado di poter lottare per un posto tra le prime otto.
Il posticipo domenicale si chiude con la vittoria di Milano che conferma la sua tradizione positiva al PalaSerradimignini, dove è stato sconfitto solo nella finale di Supercoppa. Il 112-111 finale è scandito da una prestazione gigantesca di Samuels a cui si affianca il grande talento offensivo di Brooks e Kleiza, che approfittano anche degli spazi lasciati dalla difesa di casa. Sassari, che era finita anche a – 12 quando mancavano poco più di 3 minuti alla sirena finale, ha rischiato anche di riaprila con una serie di triple che hanno portato il risultato sul – 1 quando mancavano 21 secondi, poi la freddezza dei milanesi ai liberi ha fatto la differenza. Per i padroni di casa in grande evidenza Sanders, che ha vinto il duello con Gentile, e grandi percentuali da oltre l’arco nel primo tempo, che comunque si chiude solo a + 2 per la Dinamo, con entrambe le squadre con grandi percentuali, ( Milano sfiora l’80% da due), e molti assist smazzati da entrambe le formazioni. Nella ripresa Milano è più cinica mentre Sassari subisce il terzo fallo di Lawal. Banchi cambia la difesa su Sanderes utilizzando Moss, e l’americano è più efficace di Gentile.I campioni in carica usano anche la zona e colpiscono da fuori con i tiratori. Sassari si rifà sotto quando Melli e Ragland vanno in panchina per 4 falli, ma poi Milano mette un parziale devastante raggiungendo anche il + 17. L’ultima frazione inizia con Milano a + 9, poi sale di nuovo ad un vantaggio in doppia cifra con la rimonta finale di Sassari che si ferma però sul – 1 del definitivo 111 – 112.
La crisi di Caserta non si ferma ed anche Trento passa al PalaMaggiò per 88 – 90 nonostante la formazione di Markovski fosse stata capace di rimettere in parità la gara dal – 7 a due minuti dalla fine. Trento è stata trascinata ancora una volta da Mitchell, autore di 28 punti, ma anche Owens ha contribuito con 22 oltre a spazzare tutto sotto i tabelloni. Caserta, che ha fatto esordire Tessitori e Michele Vitali, ha avuto un grande Sam Young a quota 35 ed imprendibile per la difesa di Trento, ed un Ivanov che ha quasi riaperto da solo la gara nel finale. Una sconfitta che lascia l’amaro in bocca a Caserta ed ha provocato le dimissioni del g.m. Atripaldi.