Portate a compimento oggi le indagini dell’antiterrorismo dalla sezione della DIGOS di Brindisi legate allo smascheramento di due membri di una cellula salafita legata all’Isis residente a Berlino.
Il primo è un congolese di 27 anni residente a Berlino di nome Lutumba Nkanga arrestato con l’accusa di associazione con finalità di terrorismo internazionale. Per il secondo è stato approvato un decreto di espulsione dall’Italia. Si tratta di un marocchino di 22 anni che si chiama Soufiane Anri, che è risultato in contatto con l’autore della strage di dicembre al mercatino di Natale a Berlino, ossia Anis Anri. Quel giorno, Anis Anri, insieme a un altro terrorista, si lanciò sulla folla con un tir rubato o dirottato uccidendo 12 persone e causando altri 48 feriti.
Dalle indagini della Divisione Investigazioni Generali e Operazioni Speciali, altresì chiamata DIGOS – sezione Brindisi, coordinata dalla Dda di Lecce e dalla Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, è risultato che i due facevano parte di una cellula salafita legata all’Isis residente a Berlino, la quale era composta da ben undici militanti.
Dalle analisi della Polizia di Stato, partite il 24 dicembre scorso, è anche emerso che i soggetti avevano da tempo intrapreso un lungo percorso di radicalizzazione religiosa e si sono mostrati propensi a compiere atti di violenza al punto da arrivare allo stesso sacrificio personale, in diversi scenari operativi. Ciò significa che erano stati addestrati scrupolosamente per portare a termine i piani terroristici elaborati dalla cellula salafita di Berlino.
Il congolese arrestato durante l’operazione è risultato essere stato in passato anche ospite del Centro per Rifugiati del Comune di Brindisi – Restinco.
Il marocchino espulso dall’Italia è invece risultato essere residente a Berlino al momento dell’attacco.