C’è vita nell’Universo? Di certo, c’è acqua! Hubble scopre un oceano su una luna di Giove, anche su Encelado tracce di acqua
La scoperta rimane sorprendente pur confermando ciò che da tempo si pensava: attraverso i dati raccolti dal telescopio “Hubble”, su Ganimede – il satellite di Giove più grande – è stato individuato un oceano di enormi dimensioni che si trova nascosto al di sotto di una lastra di ghiaccio.
Secondo gli studiosi dell’Università di Colonia, autori dell’incredibile scoperta, all’interno di quell’oceano si troverebbe una quantità d’acqua maggiore di quella presente sull’intera superficie della Terra. L’acqua – come tutti ben sappiamo – è il requisito principale per l’esistenza della vita e tale scoperta ci rivela che si trova non così lontano da noi, al contrario di ciò che si riteneva.
Joachim Saur, coordinatore dello studio, afferma che la profondità dell’oceano presente su Ganimede raggiunge i 100 chilometri e lo strato di ghiaccio che lo sovrasta ha uno spessore addirittura superiore, di circa 150 chilometri. Nel sistema solare, dunque, si trova acqua in forma liquida in enormi quantità, tali da costringere a rivedere tutte le stime fatte sino ad oggi. Ma l’oceano di Ganimede non è l’unica rivelazione sorprendente: sulla superficie del satellite Encelado, secondo quanto riferito dal New York Times basandosi sulle ricerche svolte da un laboratorio nel Colorado, si troverebbero sorgenti idrotermali; ciò significa che da spaccature del suolo fuoriesce acqua. Scoperte davvero significative, giacché si pensava che fino a poco tempo fa l’acqua fosse presente esclusivamente sulla Terra. Ora, invece, scopriamo che non è così e acqua liquida si trova in altri due punti del sistema solare.
A svelare l’esistenza di un oceano su Ganimede sono state le aurore che compaiono sul corpo celeste, spettacolari ed impressionanti nastri di gas dalle temperature incandescenti intorno alle regioni polari. A generarli è l’interazione fra i campi magnetici di Giove e Ganimede, tanto forti da portare i nastri luminosi ad oscillare. E proprio le oscillazioni hanno portato alla scoperta dell’oceano “segreto”, attraverso lo studio del campo magnetico, e poi della struttura interna, di Ganimede.
Diverso il discorso che riguarda Encelado, unico punto del sistema solare (oltre alla Terra), in cui si ritiene che ci possa essere vita. Analizzando i dati della missione Cassini, su Encelado sono stati scoperti getti di vapore alti sino a 50 miglia e tali getti contengono sale, materiale organico e ghiaccio provenienti dall’oceano che si cela sotto la coltre di ghiaccio che riveste la luna di Saturno. I ricercatori sono giunti alla conclusione che il satellite sia riscaldato da bocche idrotermali – paragonabili a quelle che si aprono sui fondali degli oceani della Terra – all’interno delle quali si trovano degli organismi “alieni” in grado di vivere pure in assenza di energia solare. Secondo i dati, l’oceano d’acqua di Encelado avrebbe una profondità di circa 10 chilometri e si trova sotto una crosta di ghiaccio il cui spessore è compreso fra 30 e 40 chilometri.
Due diverse ricerche che riguardano due differenti punti del sistema solare ci svelano che l’acqua, il più importante elemento per la vita, non è così rara come si riteneva; il pianeta Terra, insomma, non è l’unico corpo celeste capace di ospitare grandi quantità di acqua in forma liquida e gli studi che hanno riguardato Ganimede ed Encelado sorprendentemente adesso ce lo dimostrano.