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Caccia russi vicini allo spazio aereo europeo

Le tensioni tra la Russia ed i paesi occidentali, causate dalla crisi Ucraina, rischiano di allargarsi anche alla zona del Baltico e ad altre parti dell’Europa. In una nota della Nato viene comunicato che tra martedì e mercoledì aerei russi, tra i quali caccia e bombardieri nucleari, hanno effettuato delle manovre militari nelle vicinanze dello spazio aereo della Nato.

Secondo la nota si tratta di più di 20 aerei militari, e queste manovre rappresentano un potenziale rischio per l’aviazione civile in quanto non vengono notificati i loro piani di volo ed i loro impianti radar risultano spenti. Gli aerei russi, inoltre, non hanno risposto alle chiamate via radio che sono state effettuate da parte dei controllori di volo. In risposta a queste manovre sono decollati aerei norvegesi e britannici, che hanno controllato l’area del Mare del Nord, dove si era verificata la presenza di un gruppo di 8 aerei, composto da bombardieri nucleari e da aerei per il rifornimento di carburante.

Nel proseguo della loro azione verso la penisola iberica, gli aerei russi sono stati intercettati da caccia portoghesi. Sul Mar Nero sono invece intervenuti aerei turchi, che hanno scortato i bombardieri russi, che stavano attraversando lo spazio aereo, avvicinandosi a quello turco.

L’attività degli aerei russi dura ormai da una settimana, da quando è stato violato lo spazio aereo estone. Da parte della Nato, non è stato comunicato se l’operazione è stata terminata o meno. Le attività militari russe proseguono anche in mare con un sommergibile nucleare che ha effettuato nella giornata di ieri il lancio di un missile della classe “Bulava”.

I ministero della Difesa di Mosca, ha comunicato che il test ha avuto successo, ed il missile balistico, partito dal Mare di Barents ha colpito il suo obiettivo che si trovava in un poligono situato nella Kamchatka, regione dell’estremo oriente della Russia. Il clima di tensione viene alimentato anche da una decisione presa martedì scorso dalla Polonia che ha annunciato la sua intenzione di un rafforzamento sui confini orientali, ed in particolare verso l’Ucraina e verso Kaliningrad, una “enclave” russa. Un progetto che secondo il ministro della Difesa polacco, si svilupperà nel corso dei prossimi anni.

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