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Champions League gruppo E: Roma-Barcellona ultimissime e probabili formazioni

Il primo turno di Champions League non è infatti dei più agevoli, per una Roma che sembra però aver trovato una nuova solida quadratura (oltre ad una convinzione assente spesso in passato), e che avrà l’aiuto insostituibile di un pubblico desideroso di avere un posto di rilievo nel panorama della massima competizione europea.

Garcia al di la delle dichiarazioni pre-gara, appare assolutamente tranquillo, consapevole della forza della sua squadra, capace di schiantare nella seconda giornata di campionato la Juventus dominatrice assoluta del torneo italiano negli ultimi anni.
Il tecnico francese punta tutto sul dinamismo e la solidità di un centrocampo a cui è affidato il compito di fermare le letali ripartenze dei blaugrana, chiave di volta del match, a detta dell’ex tecnico del Lille. Vainqueur, al debutto, Keita e Nainggolan, avranno il delicato di contrastare il possesso di palla di un Messi, che nelle prime partita di Liga è apparso non in forma ottimale.
Naturalmente l’impiego del neo-arrivato dalla Dinamo Mosca sulla linea mediana, implica lo spostamento di De Rossi al centro della difesa, dove farà coppia con Manolas, a danno di un Castan ancora una volta, in occasione di un incontro importante, con tutta probabilità, relegato in panchina.
In avanti i Giallorossi si affideranno alla fantasia di Salah, con l’Egiziano metterà la sua velocità a disposizione dell’unica punta scelta dal tecnico, quel Dzeko che sembra essersi integrato alla perfezione negli schemi capitolini, supportato anche da uno Yago Falque che sembra essersi ambientato non meno del centravanti bosniaco.
Di fondamentale importanza anche il match che giocherà Florenzi, che con la sua velocità e fantasia potrà giocare un ruolo importante nello scenario del match. La scelta di coprirsi per non prestare il fianco alle veloci partenze spagnole ha di fatto escluso Totti, la bandiera della Roma partirà dalla panchina, ma sono in moti ad essere sicuri che per lui ci sarà sicuramente spazio, soprattutto in quei minuti finali in qui la sua fantasia potrebbe fare la differenza.

Il Barcellona dalla sua ha l’immensa classe del trio delle meraviglie Messi, Suarez, Neymar, da soli i tre fanno paura, esupportati dal resto della squadra incutono un terrore calcistico capace di impensierire chiunque.
Inevitabile che i tre tenori rubino la copertina ai propri compagni, per una formazione che, comunque, l’ex Luis Enrique, eccetto Dani Alves, schiererà al gran completo. A copertura di Ter Stegen la solita coppia centrale formata da Mascherano e Piquè, con Jordi Alba e Sergi Roberto a presidiare le fasce. In mezzo a dover fare i conti con il centrocampo dei padroni di casa, il solito e immenso Iniesta, Busquets e Rakitic. I soliti noti, insomma, in attesa che abbia termine la squalifica Uefa inflitta al Barcellona e i Catalani possano impiegare anche i nuovi acquisti, Arda Turan e Alexi Vidal.

Probabilmente la chiave tattica per i padroni di casa sarà la capacità di affrontare a viso aperto una squadra impressionante sia in termini di gioco espresso, che in quella di potenzialità tecniche individuali, e se i Romanisti sapranno interpretare al meglio la fase difensiva e saranno pronti a aprire la difesa catalana sulle fasce, facile immaginare che riusciranno  a mettere in difficoltà gli avversari.

Statisticamente se i precedenti diretti sono a favore dei nostri connazionali, (nelle uniche due sfide dirette ufficiali la Roma non ha mai perso, la squadra giallorossa ha infatti sfidato gli spagnoli nell’edizione 2001/2002 segnando quattro goal e subendone solamente uno nella doppia sfida), i numeri sono tutti a favore degli Spagnoli. La squadra allenata da Enrique è arrivata in fondo alla competizioni 7 volte negli ultimi 8 anni, vincendo le ultime 10 partite su 11, con la Roma, di contro, che non è mai riuscita a tenere la sua porta inviolata nelle ultime 14 partite giocate in Champions.
Ultima chicca, Luis Enrique, scommessa di Sabatini un paio di stagioni orsono, con l’attuale allenatore catalano costretto poi alle dimissioni da una piazza che non l’aveva mai amato completamente, non è l’unico ex della partita. Anche Iago Falque, infatti, vanta trascorsi blaugrana, essendo stato nella cantera del Barcellona, prima di essere acquistato, e mai utilizzato, dalla Juve.

 

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