Il Liverpool è la prima finalista di Champions League, dopo la vittoria per 4-0 ai danni del Barcellona nella semifinale di ritorno giocata ad Anfield. I Reds sono riusciti nell’impresa di rimontare dal 3-0 dell’andata subito al Camp Nou da Messi e compagni.
This is Anfield. La legge non scritta del leggendario stadio inglese castiga il Barcellona, già sicuro della finale dopo i primi 90 minuti della sfida disputata al Camp Nou. Il Liverpool si conferma squadra capace di rimonte impossibili, come quella della finale di Istanbul nel 2005, quando in finale riuscì a rimontare dallo 0-3 del primo tempo a favore del Milan andando poi a vincere ai calci di rigore. Da brividi l’immagine finale in cui tutto lo stadio canta l’inno I’ll never walk alone insieme alla squadra abbracciata in campo insieme al tecnico tedesco Jurgen Klopp.
Liverpool-Barcellona 4-0, la rimonta perfetta
Servivano quattro reti al Liverpool, senza subirne nemmeno una, per centrare la qualificazione alla finale di Champions, traguardo che appariva impossibile soltanto fino al fischio d’inizio del match di ritorno contro i blaugrana. Pronti-via e il sogno inizia a materializzarsi, con la rete fulminea dell’attaccante Divock Origi (classe 1995) al settimo minuto. Prova a reagire il Barcellona, che con Messi si presenta in più di un’occasione davanti ad Alisson, ma l’ex numero uno della Roma è bravo a mantenere inviolata la porta dei Reds. Da urlo l’avvio della ripresa: tra il 54 e il 56° minuto il neo entrato Georginio Wijnaldum sigla la doppietta più importante della sua carriera. Sul risultato di 3-0 a favore dei Reds, il Barcellona scompare dal campo, letteralmente sotto shock. A completare la rimonta perfetta ci pensa ancora una volta Divock Origi, a segno su azione di calcio d’angolo sfruttando una dormita colossale della difesa catalana.
Quarta finale europea per Klopp
Fin qui Jurgen Klopp ha disputato tre finali europee, risultando sempre perdente. L’ultima volta lo scorso anno, nella finale di Champions League contro il Real Madrid, che vide gli spagnoli alzare al cielo la Coppa per il terzo anno consecutivo sotto la gestione Zidane. Che sia la volta buona quest’anno?
