Una posizione frutto del deludente risultato maturato contro il Siviglia nell’ultima gara della fase a gironi e che potrebbe destare più di una preoccupazione in vista dei sorteggi del prossimo lunedì. Gli uomini di Allegri corrono, infatti, il serio rischio di ritrovarsi contro le corazzate inaffondabili Bayern Monaco e Barcellona, senza comunque tralasciare il sempre ostico Real Madrid di CR9.
Un girone di certo non facile quello che, ad Agosto, l’urna di Nyon aveva scelto per la Juventus. La squadra di Allegri, pur reduce dalla finale nella massima competizione europea persa contro il Barcellona, ha cambiato tanto (per alcuni troppo, ndr) in sede di mercato estivo e il raggruppamento in cui era stata inserita, veniva indicato come il più difficile del Torneo di quest’anno, alimentando anche timori in termini di passaggio del turno. La Juve, invece, passa, ma non sono poche le recriminazioni.
Sicuramente la vittoria alla prima giornata della fase a gironi contro il Manchester City in trasferta ha contribuito a dare certezze ad una Juventus che in campionato non era partita in maniera entusiasmante. Ostico anche il Siviglia, chiamato a ripetere quanto di buono fatto in Europa League nelle ultime stagioni, e che proprio in questa competizione è costretta a tornare dopo l’eliminazione in Champions. Juventus che spreca la possibilità di chiudere il girone imbattuta: due vittorie col City, due pareggi col Borussia Moenchengladbach, e vittoria e k.o. contro il Siviglia.
Una gara che parte nel segno della grande sfortuna per la formazione torinese: risentimento muscolare per Simone Zaza prima della gara, e Allegri costretto a rinunciare all’ex attaccante del Sassuolo. Un periodo non fortunato per Massimiliano Allegri che ha fermi ai box per infortunio diversi elementi importanti come Mandzukic ed Evra, passando poi per Lemina, Caceres, Pereyra e Hernanes (anche squalificato nella gara contro gli Andalusi). Solo sei i giocatori a disposizione di Allegri in panchina nella gara di Siviglia: oltre ai blasonati Neto, Cuadrado e Rugani, ci sono i giovani della Primavera, Morselli, Pellini e Vitale.
Coppia d’attacco obbligata, dunque, per il tecnico della Juventus che si affida a Dybala-Morata. Contro, però, c’è un Siviglia che ha voglia di ottenere la qualificazione all’Europa League, competizione che negli ultimi anni ha vinto spesso: come portafortuna c’è anche Carlos Bacca, ex attaccante degli Andalusi, ora al Milan, giunto anch’egli allo stadio per far sentire il proprio affetto agli ex compagni.
Nel Siviglia c’è, al suo posto, l’ex attaccante bianconero Llorente, assente nella gara della vigilia. Ciro Immobile deve accontentarsi della tribuna, come ormai frequentemente accade nell’ultimo periodo.
Pronti via e la gara si rivela essere fin da subito abbastanza bloccata. Siviglia quasi timoroso ma, allo stesso tempo, determinato a voler ottenere una qualificazione all’Europa League, considerato l’obiettivo minimo per la squadra di Emery.
Alcune incertezze del portiere di casa, Sergio Rico, non creano preoccupazioni agli Andalusi che, nel primo tempo, deve far fronte ad un Morata che sembra in giornata. Prima un tentato colpo di testa e successivamente un tiro da posizione angolata mostrano una certa vivacità dello Spagnolo, chance seguite da una conclusione pericolosissima dalla distanza di Dybala, con pallone che sibila a lato dell’estremo avversario ormai battuto, dopo un appoggio del solito Morata. Ma è proprio l’ex bomber del Real Madrid che si divora la clamorosa chance del vantaggio con una conclusione da due passi che urla vendetta: è il 25° quando su lancio di Bonucci dalle retrovie, Dybala intelligentemente fa da ponte di testa dietro per l’accorrente compagno che, da non più di due metri, conclude incredibilmente a lato. Chance che verrà rimpianta al termine della partita dalla Juventus e dai suoi tifosi che, con l’eventuale vantaggio, avrebbero visto ad un passo il primo posto nel girone.
Scossi dai pericoli iniziali, poco prima, si erano svegliati anche i padroni di casa. Fondamentale il lavoro da interditore di Ever Banega (osservato speciale proprio dei bianconeri e della Roma per il calciomercato), utile soprattutto per Fernando Llorente, protagonista di una clamorosa palla gol, con il Re Leone bravo a difendere palla e ad impegnare Buffon, reattivo anche sulla seconda conclusione di Konoplyanka.Con l’Ucraino, autore anche del traversone su calcio piazzato che vede, al 31′, un altro pregevole intervento del portiere azzurro, dopo un colpo di testa a fil di palo, controllato in due tempi dal numero uno bianconero.
Prima frazione che si chiude con un’altra occasione juventina, quando su calcio piazzato di Dybala, è Rico a strappare applausi, intervenendo in bello stile sulla propria destra.
Si va al riposo sullo 0-0 e con la consapevolezza di una partita ancora completamente aperta, anche se la squadra di Allegri dà l’impressione di poter controllare il match, rinfrancata anche dall’-1-2 di Manchester a favore del M’Gladbach, risultato che blinda ulteriormente la leadership el girone.
Nella ripresa il Siviglia si dimostra subito aggressivo di fronte ad una Juventus che probabilmente ha già la testa al big match di domenica contro la Fiorentina. A risvegliare i padroni di casa anche i cambi operati da Emery che prima, al 55′, manda in campo Mariano Ferreira al posto di un anonimo Kolodziejczak e dopo il vantaggio, toglie un altalenante Konoplyanka, regalando ai sui maggiore vivacità con il norvegese
Krohn-Dehli. E così, dopo una conclusione periciolosa per parte con Pogba e Banega, al 2oesimo del secondo tempo è il Siviglia a portarsi in vantaggio. Al 65° minuto è proprio Llorente sugli sviluppi di un calcio d’angolo a trovare la spizzata vincente che regalerà una preziosa vittoria agli uomini di Emery che ottengono il terzo posto e la qualificazione all’Europa League, manifestazione che li vede vantare un karma più che benefico.
Doccia fredda per la Juve, costretta ora anche dalle notizie del ribaltamento da parte della squadra di Pellegrini, a trovare almeno il pareggio e il tempo ci sarebbe anche, mancando poco meno di una mezz’ora al termine.
Ci prova, prima, il solito Paulo Dybala, autore di una prova non del tutto esaltante: clamorosa la sua traversa che avrebbe regalato il pareggio agli uomini di Allegri, sulla ribattuta, palla a Chiellini che, però, dal limite perde il tempo della conclusione. Non maggior fortuna poi neppure per Pogba che, a 5 minuti dal termine, si fa murare da Rico, protagonista di un intervento provvidenziale, nel primo minuto di recupero anche su Morata. In mezzo punge anche la squadra di casa come, ad esempio, all’86’, quando Gameiro, su uscita di Buffon, sciupa una favorevolissima occasione per il 2-0, per una vittoria iberica salutata con grande soddisfazione dal pubblico di casa.
Poca soddisfazione, al contrario in casa bianconera, per un primo posto letteralmente gettato alle ortiche e che, dopo un periodo di ripresa, nonostante le non poche occasioni buttate, certifica una sorta di passo indietro juventino, al cospetto di una squadra spagnola che, senza dubbio, non rappresenta il Siviglia migliore degli ultimi anni. Nonostante Allegri, nel post partita, affermi che non cambi poi molto, sperando poi in una urna favorevole e confidando di pensare più alla Fiorentina che al match di Siviglia, Buffon e compagni in Spagna avrebbero potuto assicurarsi un prosieguo in coppa ben più agevole. Ora attesa per i sorteggi di Nyon, con la possibilità di pescare Barcellona e Bayern e, in questo caso, la sconfitta del Sánchez Pizjuán, c’è da credere, assumerebbe ben altra importanza.
SIVIGLIA-JUVENTUS 1-0 (0-0)
MARCATORI 65′ Llorente
SIVIGLIA (4-2-3-1) Rico; Coke, Rami, Kolodziejczak (dal 10′ s.t. Mariano Ferreira), Tremoulinas; N’Zonzi, Krychowiak; Vitolo, Banega, Konoplyanka (dal 23′ s.t. Krohn-Dehli); Llorente (dal 33′ s.t. Gameiro). (Soria, Iborra, Reyes, Escudero). All. Emery.
JUVENTUS (3-5-2) Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner (dal 32′ s.t. Cuadrado), Sturaro, Marchisio, Pogba, Alex Sandro; Morata, Dybala. (Neto, Rugani, Vitale, Pellini, Morselli). All. Allegri
AMMONITI: Alex Sandro, Sturaro (J)
ARBITRO Marciniak (Polonia)