Champions Roma-Bate Borisov 0-0: qualificazione fra i fischi per i Giallorossi sempre più in crisi
La squadra di Garcia fatica fin da subito a trovare la quadratura del cerchio, sintomo di un periodo di appannamento che va avanti da troppo tempo.
I Capitolini si dimostrano molto prevedibili nelle loro manovre offensive, ma i Bielorussi non ne approfittano e, nonostante il ritmo dei padroni di casa non trascendentale, non brillano per intraprendenza. Il primo tempo è poco spettacolare ed emozionante, con la tensione che regna sopra ogni altra cosa insieme ai cori di scherno dei tifosi giallorossi.
Pjanic sfiora la rete in paio di circostanze, prima con un calcio di punizione e poi con un destro dal limite dell’aria di rigore, con il Bosniaco sbilanciato al momento della conclusione. Sul tabellino anche un paio di conclusioni, da fuori, telefonate di Nainggolan che non spaventano Chernik. Il Bate agisce di rimessa, ma non punge più di tanto.
La ripresa è molto più viva, con la Roma che prova a far valere la propria superiorità territoriale, apparsa tuttavia piuttosto sterile. Il team del tecnico francese cerca di stringere i tempi e crea quattro palle gol nei primi cinque minuti. Dzeko, su assist di Pjanic, viene neutralizzato dal portiere avversario . Lo stesso attaccante bosniaco va di nuovo vicino alla rete, così come Florenzi, la cui conclusione a botta sicura, dopo un’azione di forza di Dzeko, viene miracolosamente deviata di piede dall’estremo ospite.
Gli ospiti rispondono e Gordeichuk si divora la rete del vantaggio, anche grazie ad una grande parata di Szczesny, fenomenale a respingere la botta a colpo sicuro, da non più di due metri, dell’attaccante ospite. L’estremo difensore polacco si ripete in altre due circostanze, mentre in un altro caso è Rudiger a respingere in maniera provvidenziale una conclusione degli Ucraini.
Nel finale da segnalare il ritorno di Salah, invocato dai tifosi durante il match, ma il cui ingresso non cambia un granchè le cose. La Roma non trova la rete nonostante diverse occasioni create da Pjanic (salvataggio sulla linea), Florenzi, Dzeko e Nainggolan, la cui conclusione dal limite sfiora il palo.
Ai Giallorossi basta un pari, dato che il Barcellona blocca in trasferta il Bayer Leverkusen sull’1-1 grazie ad una rete messa a segno dal solito Leo Messi. La Roma passa agli ottavi tra i fischi assordanti dell’Olimpico e con il misero bottino di 6 punti in 6 partite.
Eguagliato il record negativo dei russi dello Zenit della stagione 2013-14, mentre i 16 gol subiti costituiscono un passivo difficilmente ripetibile per una squadra qualificata agli ottavi di Champions. Il team ha messo ancora una volta in evidenza l’attuale fragilità di nervi e assenza di lucidità, anche se la pressione non ha di certo aiutato i Giallorossi.
Nel dopopartita, il presidente giallorosso James Pallotta si scaglia contro tifosi e giornalisti, rei contribuire a creare un clima negativo attorno alla squadra, facendo mancare alla stessa la tranquillità necessaria. L’imprenditore americano auspica maggiore sostegno per calciatori che lavorano duro per conseguire i loro obiettivi e non riescono a farlo con la serenità utile. Nel frattempo, nell’ambiente già si pensa alla sfida di domenica contro il Napoli. Al San Paolo servirà un’altra testa per contrastare la truppa di Sarri.