La Cina sembra averne inventata un’altra. Probabilmente al fine di contrastare l’incremento inarrestabile della popolazione cinese e il prezzo degli affitti fin troppo elevato, da qualche tempo, esistono le cosiddette stanze-capsula. Sono appartamenti di minuscole dimensioni incastonati l’uno nell’altro, nati con lo scopo di aiutare gli studenti a proseguire i propri studi.
Infatti, queste casette vengono poste a due passi dai centri universitari e garantiscono ogni tipo di comfort ( o almeno così promettono, seppur in spazi estremamente limitati. La loro lunghezza media è di circa 4,5 metri quadrati e i primi esemplari di questi mini-appartamenti si sono registrati nella città di Wuhan, anche se le loro vere origini si devono collocare più correttamente in Giappone. Alcuni proprietari hanno così deciso di accrescere i propri introiti e, di conseguenza, di accogliere una quantità di studenti universitari, nettamente maggiore rispetto al passato prossimo.
Il fotografo Feng Dapeng ha realizzato un reportage molto interessante sulla vita di questi ragazzi che si accontentano di una vita “ristretta” per migliorare il proprio futuro accademico e soprattutto lavorativo. In pratica, ogni abitazione viene suddivisa in queste stanze quasi tascabili, in alcuni casi condivisi addirittura da due persone. Al loro interno, vi sono generalmente due posti letto, un angolo per la cucina, un’area per il soggiorno e un’altra riservata ai servizi igienici. Inoltre, le stanze-capsule non sono quasi mai dotate di finestre.
Nonostante questo, i ragazzi studiano per i propri esami come se niente fosse e vivono serenamente la loro vita di tutti i giorni, claustrofobia permettendo…
[…] è partito dal quarto piano del centro commerciale, nella provincia di Guangdong, nel sud della Cina. Al quarto piano si trova un cinema ed al suo interno erano custoditi dei materiali tossici ed […]