E’ Claudio Ranieri il miglior allenatore del 2016. A decretarlo è stato il Best Fifa Mens Coach, che ha visto il tecnico trasteverino precedere nella classifica finale riservata ai tecnici Fernando Santos, l’allenatore della nazionale portoghese campione continentale nella recente kermesse disputata in Francia, e Zineddine Zidane, a sua volta capace di portare il Real Madrid all’ennesima Champions League della sua storia.
Un trionfo assolutamente meritato, se si considera il credito che aveva il Leicester prima dell’inizio della Premier League poi vinta da Vardy e compagni. Subito dopo aver ricevuto il premio dalle mani di Diego Armando Maradona, Ranieri ha voluto ringraziare pubblicamente la sua famiglia e i giocatori che gli hanno permesso di vincere un torneo in maniera assolutamente inaspettata.
Se il trionfo di Ranieri può essere considerata una straordinaria sorpresa, molto di meno lo è stato quello di Cristiano Ronaldo. L’asso portoghese del Real Madrid ha infatti avuto gioco facile nel precedere Lionel Messi, fuoriclasse del Barcellona, e l’attaccante francese Antoine Griezmann, condottiero dell’Atletico Madrid. La stagione di Ronaldo è stata costellata da una serie di trionfi senza fine, sia con le merengues che con la sua nazionale. Tanto da rendere assolutamente normale la scelta di coloro che hanno espresso il loro voto a suo favore.
La cerimonia di premiazione è stata peraltro caratterizzata da una piccola polemica con il Barcellona, i cui giocatori non hanno potuto presenziare in quanto impegnati il giorno dopo nella gara di Coppa del Re contro l’Athletic Bilbao.
Oltre al premio per il miglior tecnico e il miglior giocatore, la Fifa ha anche assegnato il Premio Puskas per la rete più spettacolare dell’anno. In questo caso il premio è andato a Mohd Faiz Subri, un giocatore malese del Penang. Il suo destro calciato da posizione praticamente impossibile ha preceduto con largo scarto la sforbiciata del brasiliano Marlone e la rete di potenza e caparbietà della venezuelana Daniuska Rodriguez.
Attimi di commozione, infine, quando è stato assegnato il Premio Fair Play all’Atletico Nacional di Medellin, la squadra che ha deciso di lasciare la Copa Sudamericana agli sfortunati colleghi della Chapecoense, scomparsi in un disastro aereo prima della gara che l’avrebbe assegnata.