L’epidemiologo dell’ISS Paolo D’Ancona è stato intervistato dall’agenzia Ansa, dopo la pubblicazione del rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità sul corretto uso e lavaggio delle mascherine. D’Ancona ha parlato di più temi, chiarendo alcuni punti su cui i cittadini sono ancora dubbiosi. Il medico ha sottolineato come le particelle del virus possano resistere fino a 4 giorni dalla contaminazione sulla parte interna delle mascherine chirurgiche, per questo motivo è importante che vengano usate soltanto una volta e poi gettate nella raccolta indifferenziata in quanto dispositivi di protezione monouso.
Come comportarsi con le mascherine in tessuto
Discorso diverso invece per le mascherine in tessuto. A differenza di quelle chirurgiche sono lavabili, dunque riutilizzabili. A tal proposito, Paolo D’Ancona ricorda che la soluzione più efficace per lavare la mascherina realizzata in tessuto sia la lavatrice, da usare ogni volta che si indossa. Prima di sfilarla dal viso e dopo averla riposta dentro la lavatrice, bisogna lavarsi sempre le mani. L’epidemiologo dell’Istituto Superiore di Sanità ha inoltre ricordato che la mascherina debba essere presa soltanto tramite gli elastici.
Altre raccomandazioni sulla gestione corretta delle mascherine
In occasione dell’intervista concessa all’agenzia Ansa, Paolo D’Ancona ha fornito altri suggerimenti sulla gestione corretta delle mascherine. In primis, si dovrebbe evitare il contatto con i mobili, al fine di non contaminare anche altre superfici sensibili alle particelle virali. Allo stesso modo, la mascherina protettiva non andrebbe gettata a terra, non tanto per una questione relativa al contagio quanto all’impatto ambientale che le mascherine usa e getta hanno sull’ambiente. Infine, D’Ancona ha precisato come i prodotti disinfettanti siano i soli utili per rimuovere lo sporco dalle mascherine, mentre non c’è alcuna autorizzazione sugli igienizzanti e detergenti.