Il recente clamoroso sequestro di oltre 50 milioni di euro falsi alle porte di Napoli da parte dei carabinieri pone di nuovo l’attenzione sull’annosa questione della contraffazione e falsificazione delle banconote. Come distinguere i biglietti veri da quelli falsi? Ecco 4 consigli tratti dal prontuario della Banca centrale europea per individuare i tratti fondamentali di una banconota vera. A detta della Bce occorre attenersi a 4 regole basilari: “Toccare, guardare, muovere e controllare“.
1 – Toccare
Dall’Eurotorre ricordano che i biglietti originali vengono fabbricati con fibre in puro cotone che conferiscono alla carta una consistenza ed un suono particolari. Inoltre rimangono rigidi e non possiedono un aspetto “cerato”.
Una tecnica particolare di stampa dà inoltre maggiore spessore all’inchiostro che viene utilizzato per le immagini principali, la cifra che indica il valore della banconota e le iscrizioni, elementi in rilievo che possono essere percepiti facilmente al tatto. I tagli da 500 e 200 euro, inoltre, presentano segni ulteriori situati sul bordo destro e nel margine inferiore, riconoscibili ai non vedenti.
2 – Guardare
In tal caso bisogna considerare quattro parametri: le perforazioni, la cifra in trasparenza, il filo di sicurezza ed il disegno in filigrana. Se si tiene la banconota in controluce si può scorgere nell’ologramma il simbolo dell’euro costituito da perforazioni e dalla cifra del valore scritta in piccolo. Dei tratti stampati in uno degli angoli in alto, in entrambe le facciate delle banconote, si combinano alla perfezione andando a formare la cifra che indica il valore: se si osserva il biglietto in controluce infatti si può vedere la cifra per intero. Il filo di sicurezza è quello che si trova incorporato alla carta della banconota e sempre osservandola in controluce è una linea scura che presenta la parola “EURO” e la cifra in microscrittura.
3) – Muovere
“Muovendo” i tagli di banconote da 20, 10 e 5 euro l’immagine tridimensionale presente nella banda olografica cambia: in base all’inclinazione può apparire il simbolo dell’euro su campo iridescente oppure la cifra della banconota. Sui bordi vi è impresso il valore in cifre in microscrittura, mentre invece nel retro è visibile una striscia color oro che riporta il simbolo dell’euro ed il valore nominale della banconota. Per quanto riguarda invece i tagli maggiori l’immagine è diversa: a seconda di come la si inclina può comparire il motivo architettonico del disegno principale oppure il numero che indica il valore. Nei tagli da 10 e 5 euro appartenenti alla nuova serie “Europa” invece la striscia color argento presente a destra ha il ritratto della dea Europa, uguale a quello della filigrana.
4) – Controllare
Con l’ausilio di una lente d’ingrandimento in alcune zone della banconota si possono notare delle iscrizioni sottili ma nitide, per esempio all’interno dei caratteri “EYPΩ” sul davanti. Inoltre se si espone un biglietto alla luce ultravioletta (i vecchi tagli da 5 e da 10 euro, e tutti quelli superiori) devono essere rispettate 5 condizioni: la carta deve rimanere opaca; le stelle e lo sfondo della bandiera dell’UE devono vertere sull’arancione e sul verde; la firma del presidente della Banca centrale europea deve apparire di colore verde; i cerchietti e le stelle grandi stampate sul fronte devono divenire fluorescenti; la cifra, il ponte e la cartina stampati sul retro del biglietto devono apparire gialle; le piccole fibre fluorescenti incorporate nella carta devono diventare visibili in verde, rosso e blu. La serie “Europa” originale, invece, se sottoposta alla luce ultravioletta non diviene fosforescente ma resta scura.
Sul fronte le stelle, i cerchi e la bandiera appaiono gialli, mentre sul retro il quarto cerchio che si trova al centro ed altre aree del biglietto appaiono verdi.