Se da una parte i Cristiani di tutto il Mondo guardano, fin dal primo giorno, con favore la figura di Papa Francesco e alla sua ventata rinnovatrice, dall’alto dei vertici ecclesiastici arrivano sempre più spesso cenni di disappunto.
L’apertura della Chiesa verso il popolo, il tentativo di ricostruire la fede perduta avvicinandosi di più alle esigenze umane dei fedeli, non piace ad alcuni alti prelati che vogliono difendere, invece, anche legittimamente, posizioni dogmatiche che finiscono giocoforza per creare un senso di distacco che ha da sempre contraddistinto il mondo clericale.
Il coro del “Non Possumus” è partito da cinque cardinali che hanno espresso attraverso un libro il loro parere discordante verso il rinnovatore della fede Papa Francesco.
Il libro in questione di prossima uscita è: “Permanere nella verità di Cristo. Matrimonio e comunione nella Chiesa cattolica“. Tra gli autori della protesta espressa nel libro, è presente anche il cardinale che Papa Benedetto XXVI ha nominato prefetto della Congregazione per la dottrina della fede: Gehrard Ludwig Muller. Gli altri cardinali che si oppongono all’apertura di Papa Bergoglio verso i divorziati sono tutte figure di rilievo della struttura e della gerarchia ecclesiastica della Chiesa cristiana. Precisamente il cardinale Raymond Leo Burke, il cardinale Walter Brandmuller, l’Arcivescovo di Bologna Carlo Caffarra ed il cardinale arcivescovo Velasio de Paolis.
Come finirà questa querelle vaticana non è dato saperlo. Certamente l’eco della notizia e l’importanza dei personaggi coinvolti indurranno il Santo Padre ad un’attenta riflessione sull’argomento.