Italia

Concorso scuola: pubblicati i bandi per 62 mila nuovi docenti

L’Ansa e altre importanti testate giornalistiche confermano che oggi, martedì 28 aprile, saranno pubblicati i bandi per il nuovo concorso della scuola che prevede l’assunzione di 62 mila nuovi docenti.

Arriva una bella notizia per il mondo della scuola. In Gazzetta Ufficiale nella giornata odierna saranno infatti pubblicati i bandi per l’assunzione di 62 mila nuovi docenti. I nuovi concorsi della scuola sono indirizzati al personale precario e ai giovani laureati che ambiscono a ottenere un posto in cattedra a partire dal prossimo anno scolastico (2020-2021). A rendere nota la notizia è stata un’agenzia Ansa, che ha riportato come fonte il Ministero dell’Istruzione guidato dalla ministra Lucia Azzolina.

Il Ministero spegne sul nascere le polemiche

Nelle ultime ore, a proposito della pubblicazione dei bandi per l’assunzione di 62 mila nuovi docenti in Italia, è scoppiata la polemica circa una possibile modifica approntata dal Ministero dell’Istruzione ai bandi di concorso dopo il passaggio obbligato in Consiglio superiore dell’Istruzione. Come riporta l’agenzia Ansa, citando sempre fonti interno al Ministero, tali voci corrisponderebbero al falso. A questo proposito, le fonti citate dall’Ansa chiariscono che la modifica dei bandi dopo il via libera ottenuto dal Consiglio superiore dell’Istruzione significa in automatico far slittare il concorso e rendere di fatto impossibile a oltre 62 mila persone tra precari e neo laureati ottenere una cattedra sicura per l’anno scolastico 2020-2021.

Pd, Leu e Lega contro il Ministero dell’Istruzione

Anche Il Fatto Quotidiano conferma la pubblicazione dei nuovi bandi per 62 mila nuovi docenti sulla Gazzetta Ufficiale di oggi, martedì 28 novembre. Nell’articolo a cura della redazione del Fatto viene però riportata anche la polemica portata avanti da Partito democratico Leu e Lega Nord sulla tipologia di esame. Le tre forze politiche avevano infatti chiesto che il Ministero dell’Istruzione consentisse a chi insegna da almeno tre anni di poter sostenere un esame per titoli e anzianità.