La controversia sul fatto che esista o meno un piano per sviluppare tecnologie che permettano il controllo mentale è destinata ad andare avanti a lungo, ma quel che è certo è che per il CICAP una dura smentita è arrivata direttamente dal SISDE, come è stato riportato sulla rivista Gnosis, che si occupa di notizie e questioni relative ai servizi di intelligence.
Difficile tendere a ridicolizzare quanti si siano prodigati nello studiare e valutare le possibilità di controllo del pensiero, grazie anche e soprattutto all’aiuto delle moderne tecnologie, leggendo l’articolo pubblicato sul numero due della sopra citata rivista. Secondo Gnosis, i dati raccolti dal SISDE parlano già nel 2010, ovvero praticamente tre anni fa, di sistemi messi a punto da Intel per favorire e sviluppare software e dispositivi in grado di leggere la mente umana. In teoria questi sistemi dalla potenzialità rivoluzionaria si baserebbero in realtà su mezzi e tecnologie già esistenti, messi a punto già da tempo e soprattutto utilizzati soprattutto nel campo della medicina. Il sistema è quello sostanzialmente messo a punto per le risonanze magnetiche, abbinato alla capacità di saper leggere l’encefalogramma di un essere umano. Le onde dell’EEG, di fatto, sono in grado di riprodurre gli impulsi elettrici della mente dell’uomo, ed il sistema sul quale Intel starebbe lavorando mette a punto una modalità per la quale questi segnali possono essere decriptati e tradotti nel linguaggio comune, per riuscire a capire dunque quali parole si stanno effettivamente pensando. Le applicazioni di questo sistema potrebbero dunque arrivare a produrre un vero e proprio sistema di lettura del pensiero, con l’attività di tipo magnetico del nostro cervello che potrebbe essere sfruttata per molti altri possibili utilizzi, come la possibilità di comunicazione telepatica. Inoltre, due numeri dopo Gnosis torna sull’argomento, spiegando come l’inserimento di un microchip in prossimità dell’encefalo, permetterebbe di rilevare questi segnali in maniera del tutto spontanea e, soprattutto, estremamente utile per riuscire a raccogliere dati del soggetto studiato. La capacità di immagazzinare dati viene considerata assolutamente indispensabile da parte dei servizi di intelligence per riuscire a mettere in pratica efficacemente una teoria del controllo: grazie ad un minuscolo chip ci sarebbero già le possibilità di leggere e ricevere, grazie ad antenne speciali che non fanno riferimento neppure ad una tecnologia troppo dispendiosa, le onde elettromagnetiche emesse dal cervello, per poi registrarle e tramutarle in pensieri comprensibili.
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Onde generate dal corpo umano che permetterebbero dunque di ricevere in maniera sicura e senza la necessità di estorcerle informazioni d’intelligence spesso fondamentali. Una frontiera della quale anche le associazioni anti – complottiste dovranno rendersi conto, per valutare al meglio le potenzialità delle tecniche di controllo mentale.