Sta per iniziare il più grande torneo di rugby del pianeta: la Rugby World Cup 2105. Da oggi, 18 settembre al 31 Ottobre in Inghilterra, si sfideranno le venti più forti compagini del pallone ovale, e lo spettacolo di uno sport che ha ormai fatto breccia nel grande pubblico è assicurato.
L’organizzazione demandata al paese ospitante sarà sicuramente all’altezza delle aspettative, soprattutto perché l’Inghilterra ha da sempre riservato al rugby un’attenzione pari a quella del fratello più famoso, e farà di tutto per rendere l’evento coinvolgente e allo stesso tempo unico.
Quattro i gironi, sorteggiati a Londra nel Dicembre 2012, per le venti squadre che si affronteranno tra di loro all’italiana, con lo scopo di guadagnare l’accesso ai quarti. Andranno avanti le prime due di ogni girone, dopo dieci partite a girone, partite in cui tutte le squadre si scontreranno tra loro.
Campione uscente la Nuova Zelanda, che nel 2011 riuscì a battere nella finale la Francia, per otto a sette. Favorite d’obbligo le maggiori potenze rugbistiche mondiali (naturalmente All Blacks e Sudafrica, Australia e Inghilterra in testa), ma l’alta spettacolarità del gioco e il fatto che il torneo si giochi su una distanza temporale abbastanza lunga, lascia il campo ad eventuali e gradite sorprese.
Molto belli gli stadi scelti dall’organizzazione per le partite, tra di essi con una scelta da molti criticata, figura il Millenium Stadium di Cardiff. Preferenza fatta in virtù dell’alta espansione dello sport ovale nel Galles, ma da molti interpretata come una forzatura soprattutto politica. Di contro l’impianto è uno dei più belli a livello mondiale e sicuramente merita il palcoscenico internazionale, che il grande evento garantirà.
L’Italia parte da outsider, gli Azzurri sono la terza scelta del gruppo D, la nostra Nazionale ha una buona squadra ma purtroppo il sorteggio li ha relegati in un girone proibitivo che sulla carta non dà speranze di qualificazione. Data per scontata la superiorità dell’Irlanda (testa di serie nel nostro girone) non resta che sperare di conquistare il posto che garantirebbe l’accesso ai quarti, battendo una Francia in flessione rispetto a qualche anno fa. A bocce ferme l’impresa non è delle più facili, soprattutto in virtù del fatto che nell’ultima partita contro i Transalpini, i nostri fecero registrare una e vera e propria debacle (perdendo, in casa all’Olimpico, con l’eloquente score di 0-29 durante il Sei Nazioni, ma la squadra allenata da Brunel ci ha abituato a molte sorprese, e senza alcun dubbio Parisse e compagni faranno di tutto per farci sognare e superare il turno, cosa che li proietterebbe nella storia. Questa volta, però, si tratterebbe di un autentico miracolo… Completano il nostro girone Romania e Canada, che, almeno sulla carta, dovrebbero giocarsi il penultimo posto.
Molto interessante anche il girone A del torneo, con tre forti squadre (Australia, Galles e Inghilterra) che si giocheranno i due posti per andare avanti, con la certezza che per chi uscirà tanto presto non si risparmieranno le critiche. I tifosi già si pregustano la sfida fratricida tra Inglesi e Gallesi, e sicuramente molti non perderanno quella che dovrebbe essere la partita più spettacolare almeno della fase a gironi. Completano il lotto, Fiji e Uruguay, chiamate più che altre a fare da tappezzeria.
Il gruppo B, invece, sulla carta appare di difficile interpretazione, scontato che il deludente visto nel recente Rugby Championship Sudafrica dovrebbe avere gioco facile sulle altre squadre, il secondo posto del girone può essere a portata sia della Scozia che della squadra di Samoa. Molto si deciderà nello scontro diretto tra queste due squadre, quasi certo, invece, l’abbandono di Giappone e Usa relegati al ruolo di comprimari del raggruppamento.
Gruppo C sicuramente più agevole per Nuova Zelanda e Argentina, oggettivamente Namibia e Georgia, comunque più temibile degli Africani, non dovrebbero avere velleità di sorta. Il probabile accesso agli ottavi dei Puams, quindi, passa dalla scontro con Tonga, autentica mina vagante e, sebbene oggettivamente inferiore a livello tecnico e di squadra rispetto ai Sud Americani, se in giornata, capace di exploit imprevedibili grazie ad una serie di individualità non da sottovalutare.
Di certo la manifestazione che andrà in diretta mondiale con previsioni che vedono oltre 300 milioni di telespettatori complessivi, suscita uno spettacolo fuori dal comune, spettacolo figlio di uno sport in cui il sacrificio e la grinta dei giocatori è dimenticata nel terzo tempo, annegata in tante strette di mano e in molte pinte di birra.
E di seguito, per un cammino azzurro trasmesso in diretta e in esclusiva da Sky, ecco il calendario dell’Italia.
- 19 Settembre 2015, ore 20.00 Twickenham Stadium Londra Francia-Italia
- 26 Settembre, ore 14.30 Elland Road Leeds Italia Canada
- 4 Ottobre, ore 16.45 The Stadium Londra Irlanda-Italia
- 11 ottobre, ore 14.30, Sandy Park Exete Italia-Romania