I morti per coronavirus sono saliti a 1.350, con 14.840 nuovi casi di contagio accertati in un solo giorno. Rispetto alla giornata di ieri, dunque, il virus cinese ha mietuto 242 vittime, come ha confermato l’autorità sanitaria locale. La crescita esponenziale non soltanto del numero dei decessi ma anche dei casi è dovuto dalla ridefinizione dei casi da COVID-19 (questo il nome ufficiale assegnato al coronavirus dall’Oms), come spiegato da una recente agenzia Ansa. Dei 1.350 morti complessivi, 1.310 sono stati registrati nella sola provincia dell’Hubei, quella che ha per capoluogo la città di Wuhan, da dove si ritiene che abbia avuto inizio l’epidemia.
Ospedale Spallanzani, dimessi i 20 turisti cinesi dopo la quarantena
Nel frattempo, sono stati dimessi tutti i 20 turisti ricoverati due settimane fa all’Ospedale Spallanzani di Roma perché entrati in contatto con la coppia cinese attualmente ricoverata in prognosi riservate nella struttura medica della capitale. I 20 cittadini cinesi sono risultati negativi ai frequenti test a cui sono stati sottoposti dallo staff medico nei 14 giorni di quarantena. Secondo le prime indiscrezioni riportate dall’Ansa, le persone dimesse faranno ora ritorno in Cina per ricongiungersi ai propri cari.
Isolamento volontario
Cresce intanto il numero di persone che decide di isolarsi in casa spontaneamente per 14 giorni, come riportato nel protocollo internazionale. È il caso, ad esempio, di 28 cinesi residenti nella città di Palermo dopo aver fatto rientro dal proprio Paese. A tal proposito, è bene sottolineare che in Italia c’è il blocco dei voli da e per la Cina, ma in Germania (e in altri Paesi europei) no, quindi è relativamente semplice raggiungere il Bel Paese nonostante le misure di sicurezza adottate. Sempre l’Ansa riporta un caso di aggressione a Torino ai danni di due giovani cinesi dipendenti di un supermercato, con quest’ultimi che hanno prontamente denunciato.