Italia

Coronavirus: riaprono librerie e negozi di abbigliamento per neonati e bambini

Da oggi, lunedì 14 aprile, ha avuto inizio la cosiddetta fase 2. Via libera alla riapertura di librerie e cartolibrerie, oltre ai negozi di abbigliamento per neonati e bambini. Riaprono anche le aziende collegate alla filiera della produzione dei computer. Sì inoltre alla ripresa dell’industria del legno e delle attività forestali. Saranno aperte anche le librerie presenti all’interno degli ipermercati, così come eventuali negozi di abbigliamento, a patto che vi siano in vendita esclusivamente articoli di abbigliamento per i bambini più piccoli.

Allo studio anche la ripresa dei settori automotive, metallurgia e moda

Secondo le più recenti indiscrezioni fornite dall’agenzia Ansa, il governo Conte starebbe studiando anche il modo per anticipare l’inizio della fase 2 per tre settori cruciali quali automotive, metallurgia e moda. Le attività produttive collegate a questi tre ambiti dovrebbero riaprire fin dalla prossima settimana, anticipando così la data del 3 maggio, giorno in cui è fissata la scadenza delle misure restrittive prorogate prima di Pasqua. A questo proposito, il capo della Protezione Civile ha comunque invitato alla calma, sottolineando come il Paese stia ancora attraversando un momento delicato, rispetto al quale pronunciarsi in delle ipotesi troppo ottimistiche è ancora prematuro.

Situazione diversa da regione a regione

Anche l’ultimo decreto firmato dal premier Giuseppe Conte lascia alle regioni italiane ampia autonomia nello stabilire delle ulteriori indicazioni ai propri cittadini. Per questo motivo c’è il rischio che in Italia si abbia un quadro spezzettato e mutevole da regione a regione. Alcune hanno deciso di mantenere le misure restrittive imposte in occasione del lockdown dello scorso 11 marzo, altre invece (come ad esempio il Veneto) hanno stabilito un allenamento delle stesse in virtù dei dati positivi riguardo al numero dei nuovi contagi e ai ricoveri in terapia intensiva.