I finanziamenti all’OMS da parte degli Stati Uniti saranno interrotti durante le fasi in cui l’amministrazione americana conduce le sue verifiche su come sono sia stata gestita l’emergenza sanitaria.
Trump ha messo in risalto che l’OMS pesa sulle tasche dei contribuenti per circa 400-500 milioni di dollari ogni anno, contro i 40 messi a disposizione dalla Cina.
Il Presidente degli Stati Uniti ha sollevato forti dubbi sul buon uso che l’OMS avrebbe potuto fare di questi contributi e ribadisce i dati che finora sono stati oltre 600.000 casi di contagio e più di 25.000 morti, 2.200 dei quali, sono nelle ultime 24 ore.
Secondo Trump, l’OMS avrebbe perfino fornito notizie false sul Covid-19, ritenendo l’organizzazione responsabile delle morti avvenute finora. Parla inoltre di una prima stesura di un piano di riapertura e di voler incaricare i governatori dei vari stati per stabilire le modalità di riavvio in maniera autonoma. Alcuni di essi potrebbero ripartire già dall’1 maggio.
Dura la critica da parte del Democratic National Committee, che accusa Trump di voler mettere a rischio la salute dei cittadini americani semplicemente per attribuire la colpa delle sue scelte sbagliate a qualcun altro.
Intanto, la Corea del Sud conta nuovi casi di Covidì-19, rimanendo comunque sotto la quota dei 30 già da 3 giorni. Il numero complessivo delle infezioni è poco sopra i 10.500 casi ma si contano oltre 7.600 persone guarite.
È comunque scattato un allarme da parte dell’autorità sanitaria del Paese, che mette in guardia su possibili focolai, anche di piccola entità, che potrebbero verificarsi nei luoghi al momento più affollati, come ospedali e chiese.
Le misure adottate da Seul che dovrebbero aver termine il 19 aprile, sono state molto rigide, hanno imposto ai cittadini il distanziamento sociale e si sono protratte per circa un mese.