Chi riesce a superare il virus causa del Covid si ritiene sicuramente un miracolato. Questo però, purtroppo, non è abbastanza per riuscire a ritornare alla normalità e a ritrovare il proprio benessere mentale e psicologico. Oltre agli strascichi fisici che la malattia lascia dietro il proprio passaggio ci sono anche tutti i risvolti negativi a livello psichico che i pazienti sono costretti a sopportare.
I disturbi post Covid
Uno studio condotto dall’Irccs (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) dell’Ospedale San Raffaele di Milano ha rilevato che almeno un terzo dei pazienti che sono stati affetti da Covid, dopo tre mesi dalla malattia risultano manifestare ancora disturbi di depressione e insonnia.
Il coordinatore dei test, lo psichiatra Francesco Benedetti, parla di una depressione difficilissima da combattere in quanto legata alla forte infiammazione provocata dal Covid. A soffrirne maggiormente le donne, i giovani, chi presentava disturbi del sonno, i parenti di malati di Covid-19 o chi aveva già in precedenza altri disturbi psichiatrici. Il campione sul quale è stata effettuata l’analisi era composto da 226 pazienti di cui 149 di sesso maschile e 77 di sesso femminile.
I fattori di stress dopo il Covid
Chi ha vissuto sulla propria pelle la malattia presenta senza ombra di dubbio una sensibilità maggiore alla pandemia e a tutto ciò che sta ruotando attorno ad essa. È ovvio che vanno distinte le singole situazioni, dato che ci sono persone che sono state affette dal virus in forma leggera (quasi si trattasse di una semplice influenza invernale) e persone che invece sono state duramente colpite dal coronavirus fino a dover essere addirittura intubate nel reparto di terapia intensiva. Così come è naturale che la ripresa dipenda anche dall’età e dal carattere del singolo individuo
Chi ha visto con i propri occhi cosa accade in un Centro Covid e chi ha patito la quarantena, l’isolamento, la paura della morte, in aggiunta ai forti dolori e scompensi del proprio corpo durante la patologia porta con sé dei segni “mentali” indelebili, non sempre facili da superare. Ecco perché per alcune persone è necessario il supporto e l’accompagnamento medico, attraverso un mirato percorso psicologico riabilitativo.
Buone notizie arrivano dalla scienza
Tutti i disturbi mentali degli ex malati di Covid – ansia, stress, attacchi di panico, depressione, insonnia, irritabilità, somatizzazione e così via – fortunatamente trovano spesso rimedio grazie a corrette terapie psicologiche e farmacologiche che oggi la medicina mette a disposizione. Il Prof. Benedetti afferma difatti che “Anche grazie al fatto che iniziamo a comprendere i meccanismi alla base di questi disturbi, le terapie a disposizione, psicologiche e farmacologiche, possono essere scelte in modo accurato e personalizzato, e risultano quindi particolarmente efficaci”.