La paura di un “liberi tutti” è percepibile dalle parole di Giuseppe Conte che, intervistato su che cosa accadrà in prossimità delle feste natalizie, specifica che l’Italia non può permettersi una terza ondata di Covid. L’obiettivo è quello di garantire qualche libertà in più, ma sempre senza esagerare e cercando di evitare tutte quelle occasioni che possano essere causa di assembramento.
Sotto la lente di ingrandimento sono finite le vacanze sulla neve, secondo il premier e la sua task force di esperti una situazione incontrollabile per poter essere lasciata aperta in modo indiscriminato. Permettere in modo libero tutte le occasioni di socialità tipiche del periodo natalizio non è ovviamente possibile ma, se le cose continueranno così come negli ultimi giorni, si potrà far transitare tutte le regioni italiane in area gialla, così da consentire gli spostamenti fra regioni per ricongiungersi con i propri familiari.
La priorità, inoltre, è quella della riapertura delle scuole: l’obiettivo infatti è quello di riportare i ragazzi di ogni ordine e grado sui banchi di scuola prima di Natale, almeno secondo il progetto del ministro Lucia Azzolina che sta lavorando alacremente per riuscirci.
A margine dell’intervista, poi, Conte ha parlato anche della situazione vaccini, argomento molto caro a tutti gli italiani che lo vedono come unica strada per riuscire a superare la pandemia. Il premier ha ribadito che non ci sarà alcun obbligo alla vaccinazione, ma ci sarà la forte raccomandazione a sottoporsi alla somministrazione del vaccino. Nel ribadire che il vaccino, una volta che sarà distribuito, sarà sicuro e testato, Giuseppe Conte aggiunge che lui lo farà senz’altro, nel rispetto della priorità che verrà data alle categorie più fragili. Il vaccino dovrebbe essere disponibile per la somministrazione a partire da fine gennaio 2021.