Guai a metterlo in discussione. La sua risposta, sul campo, è questa: tripletta al Cagliari e vittoria acquisita grazie ai suoi colpi di testa, sempre devastanti e da altezze irraggiungibili ai comuni mortali, e ai suoi colpi di classe.
È questa la risposta che Ronaldo destina alle critiche piovute in particolar modo addosso a lui, dopo la deludente uscita di scena dalla Champions League, il suo habitat ideale, della sua Juventus. I tifosi juventini si aspettavano qualcosa di più da lui nelle gare contro il Porto e invece non è mai entrato nel tabellino dei marcatori e contro di lui si è puntato il dito sulla punizione realizzata da Oliveira, per un gesto, quello di girarsi, che ha sottolineato leggerezza e superficialità. Il giusto epilogo di una partita a dir poco incolore.
Il suo riscatto, sebbene in una competizione di tutt’altro prestigio, per un campione come lui, abituato da decenni a calcarne il palcoscenico, è arrivato domenica pomeriggio a Cagliari.
La prima rete arriva da calcio d’angolo, l’assist è di Cuadrado e l’incornata perfetta. Al 25° il raddoppio è su calcio di rigore, da lui stesso procurato e infine il 3-0 al 32° con un doppio passo che mette fuori causa il difensore avversario e un sinistro potente e diabolico che Cragno riesce solo a toccare.
Sono bastati quindi 32 minuti perché Ronaldo si sbarazzasse del Cagliari e si portasse a casa il pallone grazie alla sua tripletta. Una tripletta che gli vale il primato, sempre più solitario, di capocannoniere della serie A con 23 reti, quattro in più di Lukaku che ieri è andato a segno una volta su calcio di rigore nella vittoria dell’Inter sul Torino.
La vittoria della Juventus permette alla squadra di Andrea Pirlo di avvicinarsi al Milan, sconfitto dal Napoli nel posticipo serale, e mantenere il passo della squadra di Conte, che però viaggia a 10 lunghezze di distanza, anche se la Juventus ha ancora da recuperare la gara con il Napoli, inizialmente prevista per mercoledì 17 marzo, ma nuovamente rinviata a mercoledì 7 aprile. Un divario abbastanza difficile da colmare, ma con un Cristiano Ronaldo così, niente è impossibile.