Straordinaria scoperta compiuta dai ricercatori della California University: gli scienziati del dipartimento di Biologia Molecolare hanno, infatti, trovato la maniera di far tornare allo stato liquido un uovo sodo, sovvertendo in questo modo alcune delle credenze più comuni e basilari della chimica classica.
Questa scoperta, che ad alcuni profani potrebbe risultare un semplice “volo pindarico” da parte degli scienziati californiani, avrebbe invece importantissime conseguenze pratiche applicabili alla ricerca contro il cancro.
Il team di ricercatori, guidati dal professor Gregory Weiss, dopo lunghi mesi di lavoro, ha trovato il processo chimico-fisico per “sbollire” un uovo sodo e far tornare tutte le proteine modificatesi con la cottura al loro stato di partenza, senza far cambiare minimamente la loro conformazione.
Per ottenere l’importante risultato, gli scienziati hanno, in primo luogo, privato l’uovo dal suo guscio, dissolvendolo poi in un composto a base di urea chimica.
Il composto poi ottenuto è stato inserito all’interno di una centrifuga che, girando ad alta velocità, ha riportato l’albume dell’uovo allo stato originario.
Il professor Weiss, in una lunga dichiarazione rilasciata al termine del fortunato esperimento, ha sottolineato che la scoperta fatta dal suo team potrà essere un fondamentale passo avanti nella ricerca contro il cancro.
Weiss ha enfatizzato il fatto che, nel corso delle ricerche, le proteine spesso hanno la tendenza a modificarsi, convertendosi in conformazioni inutili.
Il procedimento con cui è stato ‘sbollito’ l’uovo rappresenta pertanto un metodo veloce, semplice e decisamente economico di farle ritornare al loro stato originario, prevenendone l’aggregazione. Di conseguenza, la scoperta potrebbe rappresentare un aiuto importantissimo per tutti coloro che ricercano una soluzione alle malattie degenerative e tumorali.
Concludendo la sua intervista, Weiss ha avuto anche modo di scherzare con i presenti: la scoperta – importantissima dal punto di vista della scienza – non lo è nel campo culinario.
Infatti, nonostante sia teoricamente possibile far tornare “normale2 un uovo sodo, gli effetti non sarebbero per nulla apprezzabili e, di fatto, risulterebbe immangiabile. Pertanto – ha dichiarato il professore sorridendo ai presenti – è sempre meglio tenere in casa una mezza dozzina di uova da utilizzare in caso di sicurezza, piuttosto che utilizzare una centrifuga industriale per “recuperare” quelle bollite.