La mano nera del maltempo
Il maltempo continua a mietere vittime: dopo l’incidente avvenuto durante una manifestazione circense in America, e l’allagamento della città di Firenze, il brutto tempo ha colpito anche l’India.
Le forti piogge monsoniche non hanno avuto pietà, ed hanno inondato il ponte che passa sul ponte Machak: questo ha fatto deragliare due treni super veloci, ed è costata la vita a diverse persone, circa trenta.
Il deragliamento ed il salvataggio delle vittime
Dopo il deragliamento, avvenuto quasi contemporaneamente, dei due treni, molte persone si sono ritrovate intrappolate all’interno dei vagoni.
Immediatamente, nel corso della notte tra il quattro ed il cinque luglio, i soccorsi sono intervenuti, ed hanno salvato oltre duecentocinquanta persone.
Purtroppo però, un vagone del treno è caduto nelle acque del fiume Machak: trenta persone hanno infatti perso la vita, probabilmente per annegamento.
Diverse ancora le persone che sono state date per disperse: i soccorsi ed alcuni addetti della ferrovia stanno facendo il possibile per trovare chi ancora manca all’appello, anche se le ricerche non hanno ancora dato i frutti sperati.
La ricostruzione dei fatti
Gli inquirenti hanno voluto effettuare degli accertamenti, e provare a capire quale sia stata la causa della strage.
Secondo una prima ricostruzione, i binari sopra il ponte sarebbero stati danneggiati dall’acqua, che allagando la zona, non avrebbe permesso il contatto tra gli stessi binari e le ruote dei due treni.
Non si tratterebbe dunque di un errore umano, ma solo di una tragica fatalità dovuta dalle piogge insistenti.
Il messaggio del Premier indiano Modi
Il premier indiano, ovvero Narenda Modi, ha subito postato, sul suo profilo Twitter, un messaggio di condoglianze per coloro che hanno perso una persona cara nell’incidente.
Inoltre, è stato creato un fondo per risarcire i famigliari delle vittime, operazione che viene svolta ogni qualvolta avvenga una tragedia del genere.