Dimartedì: il monologo di Maurizio Crozza della puntata del 21 ottobre 2014 – VIDEO

Come ogni martedì, Maurizio Crozza è tornato ad attaccare i protagonisti della politica e della società italiana con il suo pungente monologo, che questa settimana si è concentrato sopratutto sul Presidente del Consiglio, Matteo Renzi.

Il comico ha cominciato chiedendosi perché il conduttore Giovanni Floris non fosse Barbara D’Urso, protagonista della controversa intervista fatta al Presidente del Consiglio, capace di ottenere il 19% degli ascolti grazie a Matteo Renzi,

Il comico genovese continua sottolineando come Renzi preferisca andare a farsi intervistare da giornalisti accondiscendenti come la D’Urso, piuttosto che da Floris, colpevole di farlo arrabbiare poiché troppo “scomodo”. Il monologo continua con la constatazione che Matteo Renzi preferisca annunciare la riforma degli 80 euro alle neo mamme dalla D’Urso piuttosto che durante la conferenza stampa con Padoan, colpevole, secondo Crozza, di non essere abbastanza attrattivo (non fa neanche il 3% di share).

“L’Agenda del Governo”, continua il comico,“ormai è un palinsesto tv, per conoscerla devi leggere Tv Sorrisi e Canzoni”,

poi Crozza ritorna ad attaccare Renzi, colpevole secondo lui, di promettere ovunque e in continuazione 80 euro

“È come Berlusconi solo con il 20% in meno, lui ne prometteva 100”.

Il comico genovese si rivolge poi alla Camusso, ospite in studio, dicendole che alla manifestazione a Roma prevista sabato prossimo, la CGIL porterà in piazza un milione di persone, tutti sindacalisti, ma che Renzi alla Leopolda porterà artisti e personaggi dello spettacolo

“Scegliere se andare alla Leopolda o dalla Camusso è come scegliere se passare il sabato a Ibiza o in fila al catasto”.

Il monologo si chiude con un attacco a Grillo, colpevole di aver espulso dal movimento altri attivisti, dopo che al raduno al Circo Massimo avevano occupato il palco

“Il movimento si chiama così perché se sei iscritto sei sempre in movimento…verso l’uscita”.