Con la notizia del “pensionamento” di Internet Explorer si chiude un’ epoca per quanto riguarda i Pc. Questo è il primo pensiero che sorge spontaneo ora che è stato ufficializzato che dalla prossima versione del sistema operativo di Microsoft il browser per navigare in Internet sarà un altro.
Il suo nome ufficiale non è ancora noto e per ora si sa solo che il suo “nome in codice” è Project Spartan e che su di esso il colosso fondato da Bill Gates punta tutto per fare un salto in avanti e arrivare nel cosiddetto “Web 2.0”, lasciandosi così alle spalle la realtà del “Web 1.0”, per cui Internet Explorer era stato pensato, sviluppato e lanciato sul mercato ormai molti anni fa.
Secondo quanto riportato dall’importante e sempre ben informato Financial Times, l’azienda fondata da Bill Gates ripone nel nuovo browser la speranza di riuscire a rendere le lacune di Internet Explorer un lontano ricordo e di regalare agli utenti un motore di navigazione che sia più adatto a quella che ormai è la vita digitale che si vive attraverso i vari dispositivi di uso quotidiano.
La Microsoft è infatti ormai conscia del fatto che Internet Explorer, pur essendo stato un tempo utilizzato da quasi un miliardo di internauti non ha quelle caratteristiche necessarie per rispondere alle esigenze delle nuove generazioni. Gli analisti hanno ormai da tempo messo in risalto come sui nuovi dispositivi mobili, quali smartphone e tablet, praticamente nessuno installi Internet Explorer e come ciò dipenda dal fatto che l’azienda fondata da Bill Gates non è stata in grado di rendere il proprio storico browser per navigare in Internet parte integrante del nostro vivere quotidiano. Gli analisti hanno posto l’accento su come ormai Internet Explorer non incontri il favore degli internauti e che venga spesso utilizzato solo perchè pre-installato sul computer e perchè le aziende rendono obbligatorio il suo utilizzo ai propri dipendenti, a discapito dei browser concorrenti.
Eppure la vita di Internet Explorer è stata decisamente lunga se consideriamo che è stato lanciato nei primi anni ’90 ed è diventato nel giro di poco tempo uno dei tratti distintivi dell’azienda di Richmond, che lo fece esordire in contrapposizione a Netscape inserendolo gratuitamente in Windows.
In soli 36 mesi il colosso fondato da Gates raggiunse un risultato strabiliante, visto che il 95% degli internauti usava Internet Explorer. Tuttavia il ventunesimo secolo ha portato una forte flessione nella percentuale di utenti che lo utilizzano e ciò è avvenuto anche a causa della mancata innovazione da parte di Microsoft, che si è fatta sorprendere dalla rivoluzione mobile. Oggi Internet Explorer è infatti usato da 2 utenti su 10 e la parte del leone la fa il browser di Google: Chrome è infatti utilizzato dalla metà degli internauti.