Doraemon torna in 3D e sbanca i botteghini in Giappone, in Italia dal 6 Novembre (trailer)
Quale bambino non ha mai desiderato di avere come migliore amico Doraemon?
Nessun problema, ora per la felicità dei piccoli, il celebre gatto blu approda sul grande schermo con un film in 3D che giungerà il 6 Novembre nelle sale italiane, dopo aver incassato più di sessanta milioni di dollari in Giappone. La pellicola su Doraemon arriva dopo il fumetto ed il cartone animato che tanto successo hanno riscosso; frutto della mente di Fujiko Fujio, che ideò lo strambo personaggio nel 1969, il micio bianco e blu divenne poi un cartone con tre serie animate. Le prime due risalgono agli anni ’70 e rimangono le più apprezzate, mentre l’ultima del 2005 non è stata ritenuta all’altezza delle precedenti, ma è servita per far conoscere il gatto robot anche alle generazioni più giovani. Ad introdurlo nel nostro Paese è stata soprattutto l’ultima serie animata, che ha fatto un po’ da apripista al film la cui realizzazione si basa principalmente sulla computer grafica.
Protagonista della pellicola, insieme al gatto, è Nobita, bambino di dieci anni un po’ imbranato e non troppo interessato alla scuola, dove è spesso vittima di vessazioni, con un debole per Shizuka, sua compagna di classe. Ad osservare la sua crescita c’è un suo discendente che vive nel 22° secolo, il quale decide di correre in suo soccorso dal futuro affidandogli Doraemon, un gatto robot di colore blu che ha in dotazione numerosi gadget, chiamati “chiusky”, all’interno del marsupio. Fra questi sorprendenti meccanismi si trovano il kopter, un’elica di piccole dimensioni che applicata sulla testa di Nobita gli consente di volare, un mantello per l’invisibilità e un panno che permette di muoversi avanti e indietro nel tempo, fra passato e futuro.
La presenza del felino-cyborg si rivelerà fondamentale per Nobita, poiché grazie all’aiuto del gatto riuscirà a tirarsi fuori dai guai e a risolvere qualunque problema, difendendosi dai bulli Suneo e Gian che lo perseguitano a scuola. Il contributo di Doraemon, che svolgerà un ruolo da fratello più grande, sarà prezioso per trasformare Nobita da bimbo indolente a ragazzino serio e responsabile.
Diciamo subito che, rispetto alla serie animata, il film difetta in naturalezza, ma è senz’altro da apprezzare il doppiaggio italiano, rimasto il più possibile fedele al cartone degli anni ’70 (al contrario di quanto accadde con la serie del 2005, che per questo motivo venne criticata da più parti). Naturalmente non sveliamo il finale, ma possiamo dire che non sono stati in pochi a storcere il naso; al di là di questo, però, il film diretto da Takashi Yamazaki e Ryuici Yagi è in grado di emozionare e l’effetto 3D non può che aumentare la partecipazione dei fan del gatto robot alle sue vicende. Le buone notizie per gli appassionati non finiscono qui: è già previsto un seguito delle avventure del gattone blu.