Dopo l’arresto di Muhammad Adnan e di Sarbjit Singh avvenuto lo scorso 16 agosto per l’uccisione dei coniugi Seramondi, le indagini della polizia sono continuate sia per chiarire il movente che per catturare eventuali complici dell’indiano e del pakistano responsabili dell’omicidio. Nella giornata di ieri è arrivata una svolta decisa con l’arresto di due complici, entrambi di nazionalità indiana.
Uno è stato bloccato a Mairano, un paese della bassa bresciana, ed uno a Robecco d’Oglio, in provincia di Cremona. Il primo ha 29 anni ed il secondo 43, ed entrambi, secondo le indagini svolte sino a questo momento, avrebbero collaborato ad organizzare l’uccisione dei due titolari della pizzeria. L’uomo fermato a Robecco d’Oglio è stato arrestato con l’accusa di ricettazione, mentre per il complice arrestato a Mairano c’è l’accusa di concorso in omicidio. Quest’ultimo avrebbe infatti dat6o alloggio nella sua abitazione ai due killer la notte che ha preceduto l’agguato mortale.
A quanto è emerso, prima dell’uccisione dei coniugi Seramondi, anche questa persona avrebbe dovuto partecipare materialmente all’azione, ma poi si era ritirata lasciando che fossero gli altri due ad uccidere il pizzaiolo e la moglie. Sempre lui avrebbe fatto da tramite tra Muhammad Adnan e Sarbjit Singh ed il connazionale arrestato a Robecco d’Oglio, che avrebbe fornito il fucile a canne mozze usato per compiere il delitto, fucile che è poi risultato essere rubato. I due indiani sono stati portati in carcere, ma non nello stesso dei primi due arrestati, per evitare qualsiasi contatto. Gli investigatori continuano comunque il loro lavoro di indagine per chiarire il reale movente del duplice delitto.
Fin dai primi momenti dopo l’arresto e la confessione dei due infatti, gli investigatori avevano chiarito che era importante capire cosa si nascondeva veramente dietro il duplice delitto. In casa dei Seramondi è stata infatti ritrovata una notevole quantità di denaro contante, circa 800 mila euro, e sono stati controllati tutti i conti correnti della famiglia, compreso quello del figlio e dei fratelli. In casa di Marco Seramondi, il 41enne figlio della coppia, gli investigatori hanno ritrovato altri 100 mila euro in contanti, soldi dei quali non è chiara la provenienza.