L’ Epidemia di Ebola che si sta diffondendo dallo scorso Giugno, sta alimentando legittime preoccupazioni lungo l’intero Pianeta. I dati che davano per contenuta questa malattia mortale, purtroppo sono stati rivisti e froniscono previsioni davvero allarmanti: entro il Gennaio del 2015 il virus potrebbe infettare più di 1,4 milioni di persone.
Questa previsione è stata lanciata dall’ U.S CDC, centro per il controllo e la prevenzione della malattia. I dati raccolti da un team di epidemiologi del Virginia Bioinformatics Institute proiettano questa prospettiva di diffusione, in base ad uno studio denominato MIDAS. Il contagio avanza e le attese di 20.000 persone infette potrebbero rivelarsi entro un mese, invece dei nove mesi di cui si era ipotizzato in precedenza.
Il sito Virginia tech News spiega che se gli sforzi coordinati di medici e personale sanitario diventassero più adeguati si potrebbe arginare l’ epidemia, ma la diffusione del virus è attualmente incontrollata, motivo per il quale il rischio di un incremento dei casi è molto probabile.
L’ epidemiologo Brian Lewis ha riferito che potrebbero esserci centinaia di migliaia di nuovi casi solo in Liberia.I modelli di previsione combinati che utilizza Lewis con il suo team, sono modelli continuamente aggiornati e sono in grado di restituire anticipazioni e risultati attendibili sulla malattia.
Al momento i farmaci usati nelle terapie di supporto non sono pienamente efficaci e anche le protezioni individuali del personale sanitario non garantiscono una salvaguardia completa.
Christopher Barret, direttore esecutivo dell’ Istituto Virginia Bioinformatics spiega che questi dati non rimarranno solamente legati al caso Ebola. Sono una ricerca importante che potrà servire per prevenire e affrontare altre crisi in maniera tempestiva.