Tra le tante dichiarazioni riguardo l’emergenza immigrazione, la voce che risulta essere maggiormente fuori dal coro è quella di Theresa May, il Ministro dell’Interno britannico che, definisce la situazione attuale al riguardo “Non sostenibile”.
Ancor più sorprendente, poi, è di come il politico inglese non facesse solamente riferimento al flusso migratorio proveniente dall’Africa, bensì anche alla circolazione di persone all’interno dell’Unione europea, con buona pace di quanto prescritto dal trattato di Schengen, pietra angolare di un progetto europeo, sempre più prossimo all’implosione. Indirettamente, inoltre, un chiaro messaggio arriva anche agli Italiani, i quali possiedono quasi una vera e propria colonia a Londra visto che se ne contano circa 250 mila.
Con questa netta e chiara presa di posizione il governo britannico non definisce straniero solo chi proviene dal sud del Mediterraneo bensì, tutti coloro i quali non appartengono alla propria nazione, Europei inclusi. Secondo quanto pubblicato in un articolo dal Sunday Times, Theresa May sostiene come vi sia un’immediata necessità di una nuova regolamentazione per via di un’immigrazione, negli ultimi 5 anni, più che raddoppiata che mette in difficoltà le strutture e infrastrutture interne del Paese.
Uno dei punti cardine riguarda i lavoratori. Secondo il governo di Sua Maestà, infatti, le porte resterebbero aperte a coloro i quali dispongono di un contratto di lavoro. Per disoccupati e studenti senza lavoro si spingerebbe, invece, per il ritorno al Paese di origine.
Le continue tragedie di migranti, secondo il Ministro inglese, non sono altro che la logica conseguenza di un sistema europeo privo di controlli e frontiere. A tal proposito il ministro May con i ministri dell’ Interno di Germania e Francia hanno siglato un appello per ottenere un vertice, il prima possibile, con tutti i rappresentanti dei Paesi continentali. L’appello è stato rapidamente accolto, dato che l’incontro tra i Ministri dell’Interno è stato fissato il 14 Settembre con convocati i 28 paesi aderenti. Il vertice lascia presagire un clima piuttosto teso dato che, le dichiarazioni al riguardo non sono di certo delle più diplomatiche. Secondo il ministro degli Esteri francese, la negazione dell’accetazione delle quote di accoglienza da parte di diversi paesi dell’Est è qualcosa di scandaloso, sottolineando poi come la creazione di vere e proprie barriere da parte dell’Ungheria sia una pratica inaccettabile.
Secondo il premier italiano Matteo Renzi, invece, la soluzione per i prossimi mesi potrebbe quella di concedere un diritto di asilo politico che però riguardi tutta la zona europea. Al di là delle diverse considerazioni, però, al momento, quello che emerge chiaramente è l’assenza di una qual linea comune che possa mettere d’accordo tutti.
Intanto, però, mentre i vertici europei sono impegnati o in discussioni assolutamente sterili, le tragedie proseguono. La vicenda dei 71 corpi trovati asfissiati in un camion al confine con l’Ungheria hanno dato una misura di come il fenomeno sia veramente tragico.
A tal proposito Papa Francesco ha ribadito di nuovo come sia necessario ‘cooperare con efficacia’ per evitare ‘crimini che offendono l’intera famiglia umana’
Se la faccenda sembra complicata, il problema legato al traffico di uomini gestito dalla mafia nei Balcani, sembra complicarla ancora ulteriormente. I bambini trovati disidratati venerdì, dalla polizia austriaca, insieme ad altri 23 migranti risultano essere spariti, insieme ai loro familiari, dall’ospedale dove erano stati portati . L’autista del camion in questione è stato arrestato.