Cronaca

Esondazioni e frane tra Piemonte e Liguria: l’ondata di maltempo flagella il nord-ovest

PIEMONTE FLAGELLATO DALLE ESONDAZIONI – Come da previsioni, l’ondata di maltempo che si è abbattuta sul nord-ovest della penisola si sta confermando una delle allerte climatiche più gravi degli ultimi anni. Le regioni maggiormente flagellate dalle incessanti piogge che si abbattono da quasi quarantotto ore sono la Liguria e il Piemonte, per le quali era comunque già stato indicato il livello di allerta rosso e la Protezione civile era in pre-allarme da tempo.

Al momento, tuttavia, la situazione più critica viene registrata in Piemonte, dove il fiume Tanaro e alcuni suoi affluenti hanno esondato nelle zone del cuneese, facendo così tornare la memoria al pauroso alluvione del lontano 1994. Anche per questo motivo, il governatore della regione, Sergio Chiamparino, ha annunciato che avanzerà al governo centrale la richiesta dello stato di calamità: “La situazione è meteorologicamente complessa” ha spiegato il presidente della giunta piemontese, lanciando pure l’allarme anche per quanto riguarda il Po, il cui livello è attualmente oltre la cosiddetta soglia di guardia.

SMOTTAMENTI E FRANE IN LIGURIA – In Liguria, invece, le zone più colpite sono quelle della provincia di Imperia e della Riviera di Levante, dove potrebbe esserci una vittima: un uomo di 73 anni, originario di Lavagna e che ieri sera stava pescando nei pressi della foce dell’Entella, è dato per disperso dalle autorità. Durante la scorsa notte, sono stati diversi gli interventi compiuti dai Vigili del Fuoco a causa di svariate frane e smottamenti che hanno portato anche a chiudere la Statale 28 Colle di Nava in due tratti.

“La situazione è preoccupante e ci sono esondazioni diffuse in tutto il Ponente” ha affermato Giovanni Toti, presidente della regione Liguria, confermando che anche lui, come il collega Chiamparino, chiederà lo stato di emergenza. Tuttavia, a differenza del Piemonte, la situazione qui sembra più stabile e a preoccupare sono soprattutto le incessanti precipitazioni che in alcune aree hanno raggiunto i 200 mm e potrebbero portare a possibili situazioni di dissesto idrogeologico, comunque monitorate costantemente dalla Protezione Civile locale.