Le esplosioni si sono verificate nella zona del centro di Bangkok vicino ad un centro commerciale, e non hanno provocato danni né feriti. Secondo quanto è stato riferito da fonti della polizia, le due bombe erano abbastanza rudimentali e si pensa che la loro esplosione sia stata più una mossa di protesta, contro l’attuale regime militare che è al potere dallo scorso mese di maggio, e continua a ritenere necessaria l’applicazione della legge marziale.
Il primo effetto ottenuto dalle esplosioni è stato quello dell’incremento delle misure di sicurezza, specialmente nel centro della città. Gli ordigni esplosivi erano stati posizionati dagli attentatori, dietro un trasformatore elettrico, e sono detonati a pochi secondi di distanza l’uno dall’altro, creando del panico tra la gente che si trovava nelle vicinanze del centro commerciale e della metropolitana che passa poco distante.
Nella zona dell’esplosione sono accorse subito le forze di sicurezza thailandesi, che hanno provveduto a sgombrare l’area, verificando anche gli eventuali danni causati dalle esplosioni. Si tratta del primo caso di protesta con questi mezzi, da quando la giunta militare ha preso il comando nel Paese, ufficialmente per “restituire al paese la felicità”.
La presa di potere da parte dei militari è arrivata dopo che la Thailandia è stata per anni divisa tra le varie fazioni politiche, e subito dopo sono stati messi a tacere, usando anche mezzi coercitivi, tutti i dissensi, anche pacifici, che si sono manifestati nel paese.
Yingluck Shinawatra la ex primo ministro, che era stata alla testa della Thailandia per tre anni, e che era stata deposta dal colpo di stato dei militari, nella scorsa settimana è stata accusata di corruzione e negligenza dal Parlamento, con interdizione dalla politica per i prossimi cinque anni. Yingluck Shinawatra è la sorella di Thaksin Shinawatra, il magnate che aveva governato il paese prima di lei, e la cui influenza i militari cercano di eliminare.
Tutte le elezioni che si sono svolte in Thailandia dal 2001 sono state infatti vinte dal movimento di Thaksin Shinawatra, che conta principalmente sull’appoggio delle classi medio-basse della popolazione, mentre è avversato duramente dall’establishment thailandese.