La Fiorentina è attesa questa sera dal difficile impegno di Europa League contro la Dinamo Kiev. La partita di andata dei quarti di finale si svolgerà all’interno dello stadio della squadra ucraina, l’Olimpico di Kiev.
Più che per l’avversario in sé, le difficoltà sono da individuare nel difficile momento che sta vivendo la squadra di Montella, eliminata inaspettatamente, dopo la vittoria in trasferta dell’andata, dalla Juventus in Coppa Italia e sconfitta dal Napoli nell’ultima giornata di campionato. La Fiorentina è attualmente quinta in classifica, distante 8 punti dal terzo posto, l’ultimo disponibile per accedere la prossima stagione in Champions League.
Inutile rimarcare come proprio l’Europa League rappresenti un’ancora di salvezza importante, in quanto la difficile conquista del Trofeo darebbe l’accesso proprio alla Champions. Deve essere ricordato, ad ogni modo, che la squadra viola non è mai riuscita a vincere questa competizione nelle precedenti edizioni disputate, neppure quando la stessa prendeva il nome di Coppa delle Fiere o Coppa Uefa, vantando come miglior risultato, la finale persa con la Juventus nella stagione 1989-90
La gara di ritorno verrà giocata la prossima settimana, giovedì 23 aprile, al Franchi.
In Europa League la squadra viola è riuscita ad arrivare ai quarti eliminando la Roma di Rudi Garcia nel turno precedente, pareggiando per 1 a 1 la gara di andata in casa e andando a vincere nella Capitale per 3 a 0.
La Dinamo Kiev, invece, dopo aver dominato il proprio girone eliminatorio, quello J, sopravanzando i pur non irresistibili danesi dell’Aalborg, la nobile decaduta Steaua e i portoghesi del Rio Ave, si è disfatta agevolmente dell’Everton di Lukaku nel turno precedente. La squadra ucraina, inoltre, sta dominando il campionato e, dopo 19 partite disputate, è riuscita a mantenere l’imbattibilità, raccogliendo ben 15 vittorie. Nel torneo continentale si è dimostrata pericolosa soprattutto tra le mura di casa, grazie al talento copioso degli uomini posizionati a centrocampo e nella zona d’attacco; è sufficiente, a tal proposito, ricordare il fantasista marocchino Belhanda, il non velocissimo ma tecnico ex genoano Veloso o l’erede designato di Sheva, l’idolo di casa Andrij Jarmolenko (nella presente edizione dell’Europa League 4 le reti per lui, alle quali vanno aggiunti 6 assist). Tanta grazia anche in attacco, come anticipavamo, con il bomber congolese Mbokani, il nazionale olandese Lens o quello polacco Teodorczyk . E a conferma di come la rosa dei padroni di casa sia di qualità in ogni reparto, dietro spiccano l’austriaco Dragovic, oggetto del desiderio nerazzurro nello scorso mercato, il nazionale croato Vida, o l’ex giallorosso Antunes, oltre ai brasiliani Danilo Silva e Betao. In porta poi l’istituzione Šovkovs’ky, capitano con quasi 400 presenze in squadra, oltre alle 92 apparizioni in Nazionale.
La squadra ucraina, comunque, nonostante i tanti buoni elementi sformati in questi anni, non è riuscita, nell’ultimo periodo, ad imporsi con grande successo nelle coppe europee; la semifinale raggiunta nel 2009 in Coppa UEFA rappresenta, infatti, il suo miglior risultato.
Sono due i precedenti tra Fiorentina e Dinamo Kiev, con la squadra italiana che è riuscita ad avere la meglio in entrambe le occasioni. La formazione ucraina, nella sua storia, ha affrontato in ben 18 occasioni formazioni italiane, vincendo solo 2 volte, entrambe contro la Roma.
Altri argomenti che devono far ben sperare i Viola e come la Fiorentina, in Europa, sia uscita imbattuta dal campo nelle ultime undici trasferte. Un cammino importante per i Gigliati che n questa edizione sono riusciti a portare a rete ben 13 giocatori.
Rebrov, per la sfida di stasera, dovrebbe proporre il consueto 4-2-3-1, che andrà a confrontarsi con il 3-5-2 di Montella; il tecnico italiano, però, potrebbe proporre un modulo speculare a quello del collega, per arginare meglio la forza delle ali della squadra ucraina.
È molto probabile, infatti, che la partita si decida sulle fasce, dalle quali i trequartisti della Dinamo Kiev cercheranno di innescare la punta Teodorczyk, che agirà da unico terminale offensivo.
La Fiorentina, come d’abitudie, non dovrebbe snaturare il suo gioco, fatto di possesso palla e di combinazioni veloci da effettuarsi nello stretto. Da non sottovalutare, però, la possibilità di agire in contropiede, soprattutto in virtù delle grandi capacità “velocistiche” di Salah in campo aperto.
Anche a centrocampo la sfida potrebbe accendersi, contrapponendo due giocatori molto diversi come Badelj, la grande sorpresa di quest’anno nella squadra viola, e Miguel Veloso, qualche anno fa in procinto di trasferirsi a Firenze. Proprio la presenza del metronomo lusitano è stata messa in dubbio nelle ultime ore, ma il centrocampista dovrebbe comunque scendere in campo.
Montella non potrà fare affidamento su Basanta, squalificato. L’intenzione è quella di riproporre la difesa a 3, composta da Gonzalo Rodriguez, Tomovic e Savic. A difendere la porta viola sarà Neto, con Tatarusanu destinato ancora una volta alla panchina. Detto della difesa, la zona mediana del campo verrà presidiata da Alonso, Mati Fernandez, il rientrante Pizarro, Badelj e Joaquin. In attacco spazio a Salah e Gomez.
Per quanto riguarda la squadra ucraina, Rebrov dovrebbe far scendere al fianco di Veloso, Rybalka. In porta giocherà Shovkovsky, con una linea difensiva composta da Silva, Dragovic, Antunes e Kacheridi. In avanti Teodorczyk verrà spalleggiato da Yarmolenko.
Da sottolineare la “sfida nella sfida” tra il gioiellino Salah e Dragovic; i due, infatti, hanno giocato assieme al Basilea, raggiungendo anche allora una semifinale in Europa League, prima dell’eliminazione solo al cospetto del Chelsea.