Europa League Fiorentina-Lech Poznan 1-2: Viola pasticcioni, ora la qualificazione è a rischio
Nella terza partita del girone eliminatorio di Europa League la Fiorentina rimedia ancora una sconfitta casalinga per 2 – 1, stesso punteggio con il quale era terminata anche quella con i Basilea. E’ un tonfo inaspettato, quello della formazione di Paulo Sousa, che vede complicarsi la sua strada verso la qualificazione anche perché i portoghesi del Belenenses sono andati a sbancare a sorpresa lo stadio di Basilea per 2 – 1 lasciando i Viola all’ultimo posto in classifica con tre punti, uno in meno di Polacchi e Portoghesi.
La Fiorentina non ha raccolto punti nonostante una partita dominata ed i Polacchi hanno segnato nelle due sole occasioni avute nella ripresa, quando i viola sembravano dover passare in vantaggio da un momento all’altro. Anche dopo la rete del raddoppio polacco, la squadra gigliata ha continuato ad attaccare e dopo aver trovato la rete con Rossi ha avuto anche l’occasione di pareggiare con Babacar. Per i Viola ora è obbligatorio riscattare questa brutta sconfitta tra quindici giorni quando si giocherà la partita di ritorno a Poznan.
All’inizio della gara la formazione di casa si presenta con ben nove cambi rispetto a quella che aveva affrontato il Napoli ed in questo caso il turnover non ha pagato. Il tandem offensivo scelto da Paulo Sousa è quello di coppa, con Pepito Rossi a supporto di Babacar che va a far da perno in mezzo all’arcigna difesa polacca. A spingere sulle fasce pensano Rebic a destra e capitan Pasqual a sinistra, mentre in mezzo al campo c’è la prima da titolare per Verdù, affiancato da Mario Suarez e da Mati Fernandez. La difesa è quella che subisce meno cambiamenti con Roncaglia al posto dello squalificato Gonzalo Rodriguez e Sepe in porta al posto di Tatarusanu.
Nella formazione polacca il tecnico Urban sceglie un prudentissimo 4 – 4 – 1 – 1 e cambia molti uomini rispetto alla formazione ipotizzata alla vigilia. L’unica punta del Lech Poznan è Thomalla, che è supportato da Holman ma in generale gli ospiti se ne stanno comodamente dietro la linea del pallone molto stretti per non lasciare spazio ai tentativi di dialogo dei Viola.
Il primo tempo si dipana così abbastanza stancamente con poche e non nitide occasioni da rete. Il pubblico si scalda per un doppio dribbling di Rossi, quando sono passati i primi quindici minuti di gioco, che consente alla Fiorentina di conquistare un calcio dalla bandierina. Tre minuti dopo è ancora l’ex attaccante del Villareal a sbagliare il passaggio destinato a Babacar che si era ben lanciato verso la porta avversaria.
Il dominio viola è netto, a livello di possesso palla, ma non si vedono azioni pericolose ed anche i tiri che centrano lo specchio della porta sono rari. In questa parte di gara si notano perlopiù delle azioni sulla destra di Rebic che prova a sfondare, ma non con grande efficacia. La prima frazione si chiude, quindi, a reti inviolate ed è l’esatta fotografia di quanto visto in campo, con la Fiorentina che sembra anche farsi prendere dalla frenesia con il passare dei minuti.
Paulo Sousa non effettua alcun cambio nell’intervallo e rimanda in campo gli undici della formazione iniziale; lo stesso fa l’allenatore ospite e la gara riprende con la stessa falsariga della prima parte, anche se la pressione della Fiorentina sembra più concreta. Al 13esimo della ripresa c’è una fiammata di Babacar che riceve un pallone al limite dell’area e con una bella girata va a cercare la porta, ma il tiro dell’attaccante viola è deviato in calcio d’angolo da Buric. Sette minuti dopo, mentre continua il possesso palla degli uomini di Sousa, accade il primo pasticcio con una fuga sulla fascia destra del campo da parte dell’ungherese Lovrencsics che riesce ad effettuare un traversone basso sul quale Kownacki, appena entrato riesce nella deviazione vincente alle spalle dell’incolpevole Sepe, dopo essersi infilato nello spazio lasciato da Tomovic ed Astori. Il pallone carambola anche su Tomovic, ma sarebbe entrato i rete ugualmente.
A questo punto l’allenatore viola opera i suoi cambi mettendo dentro Bernardeschi al posto di Pasqual e Ilicic a quello di Mario Suarez, confezionando una Fiorentina molto più offensiva, alla ricerca della rete del pareggio. Entra anche Vecino ed è proprio lui a provare un tiro da 30 metri che viene respinto ancora una volta in tuffo da Buric. La partita diventa un vero e proprio assedio alla porta polacca, con Urban che fa retrocedere ancora le sue linee a difesa del vantaggio, nell’intento di intasare tutti i corridoi che portano verso Buric, che compie un mezzo miracolo deviando di piede una conclusione di Bernardeschi da distanza ravvicinata.
E come spesso avviene nel calcio, dopo una lunga e vana pressione arriva la rete degli avversari: quando mancano solo 8 minuti al termine del tempo regolamentare il Lech Poznan calcia una punizione dalla destra che sembra lunga per tutti, ma Dudka riesce a fare una sponda rimettendo il pallone a centro area e Gajos segna il secondo goal con un tiro di sinistro.
Al 90esimo arriva la rete di Rossi che potrebbe riaccendere la partita ed in effetti la Fiorentina ha l’occasione di pareggiare all’ultimo minuto del recupero, ma la conclusione di Babacar è sbagliata ed i Polacchi, che finora non erano mai andati in rete, possono festeggiare il loro primo successo nel girone e sopravanzare i viola.
FIORENTINA-LECH POZNAN 1-2 (0-0)
MARCATORI: 65′ Kownacki (L), 82′ Gajos (L), 90′ Rossi (F).
FIORENTINA (3-5-2): Sepe 5.5, Roncaglia 5.5, Tomovic 5, Astori 5 – Rebic 5, Mati Fernandez 6, Suarez 4.5 (72′ Ilicic 5), Verdù 5 (64′ Vecino 5.5), Pasqual 5 (68′ Bernardeschi 5.5), Rossi 6, Babacar 5
A disposizione: Tatarusanu,Blaszczykowski, Diakhatè, Kalinic). All. Sousa 5:
LECH POZNAN: (4-4-1-1): Buric 6.5 – Kedziora 6, Dudka 6, Kaminski 6.5, Kadar 6 – Lovrencsics 6.5, Tetteh 6.5, Tralka 6, Formella 6 – Holman 6 (67′ Hamalainen 6) – Thomalla 5.5 (62′ Kownacki 7, 78′ Gajos 7)
A disposizone: Gostomski, Douglas, Ceesay All. Urban 6.5
Ammoniti: Lovrencsics, Tralka (L)
Espulsi: Rebic (F)
ARBITRO: Mazeika.